Inchiesta Real Madrid, 122 milioni non contabilizzati: il punto

Inchiesta Real Madrid, 122 milioni non contabilizzati: il punto

(Photo by GABRIEL BOUYS/AFP via Getty Images)

Prende sempre più voce in capitolo la nuova inchiesta sul Real Madrid di Florentino Perez legata al bilancio – pubblicato lo scorso ottobre – per la stagione 2021-2022. In questo documento, sotto la voce “altri costi operativi” era stata indicata una cifra pari a 135 milioni di euro (il 20% delle spese nell’ultimo anno del club spagnolo). Come riportato su The Telegraph, i dubbi sarebbero nati dalla mancata volontà delle Merengues di specificare la natura della cifra messa sotto la voce “altri costi di gestione corrente“. Inoltre, secondo il quotidiano britannico, di quei 135 milioni, 122 sarebbero di complicata lettura, pertanto difficili da inquadrare a livello fiscale.

Real Madrid, l’accordo con Providence

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(Photo by ALAIN JOCARD/AFP via Getty Images)

La stampa inglese afferma che il Real Madrid si sia rifiutato più volte di spiegare la provenienza di quell’ingente somma di denaro. Si presuppone quindi che possa trattarsi di rimborsi da destinare a istituti finanziari statunitensi per la vendita di future entrate nel settore marketing. Proventi figli di capitali privati del gruppo Providence. Società con la quale il club spagnolo ha stretto un accordo che risale al 2017-2018, secondo cui i madridisti avrebbero incassato liquidità in cambio della vendita di futuri flussi di reddito.

The Telegraph riporta per esteso i potenziali vantaggi di cui il Real Madrid di Florentino Perez beneficerebbe: “Ci sono vantaggi significativi in ​​​​una tale struttura di accordi: il denaro arriva da pagamenti anticipati in contanti per coprire le carenze di budget, poi il club rilascia dei rimborsi. In questo modo, per il Fair Play Finanziario i soldi che entrano inizialmente non sono considerati come prestito e quel denaro contribuisce a stabilire un’entrata complessiva più elevata, fondamentale nel calcolo dei tetti salariali“.

Real Madrid, i rischi legati al Fair Play Finanziario

Il quotidiano inglese specifica chiaramente che tale tipo di accordo non sia illegale. Tuttavia, i dubbi nascono sulla base delle regole stabilite dalla Uefa per il Fair Play Finanziario. Per le autorità fiscali spagnole, questo meccanismo creato dal Real Madrid verrebbe visto come un’operazione di finanziamento, ergo un debito. A tal proposito, prima dell’accordo con Providence le merengues erano state costrette a indebitarsi per far fronte alle spese salariali dalla stagione 2014-2015 alla 2016-2017.