In prima pagina: i quotidiani in edicola oggi, 2 giugno 2022
Buongiorno a tutti dalla redazione di CIP – Calcio in Pillole, che vi porta, come ogni mattina, in prima pagina! Alla scoperta delle aperture dei principali quotidiani sportivi in edicola oggi, giovedì 2 giugno 2022.
La prima pagina de La Gazzetta dello Sport
La Gazzetta dello Sport apre con le parole di Gerry Cardinale: “‘Milan, ti porto alle stelle’“, “La carica del nuovo proprietario: ‘Odio perdere, continueremo a vincere. Non ho mai visto tanto calore’“. Il piano mercato: “C’è l’intesa con Maldini: ora Zaniolo e altri 2 big“. Il progetto: “RedBird tra stadio, più tifosi e brand“.
In evidenza, la Finalissima giocata a Wembley: “Mancini, sarà dura“, “Gli Azzurri travolti da Messi & C.“, “I nostri partono bene, poi Leo e Lautaro show. Il CT: ‘Difficile ricostruire. Molti giovani non giocano nemmeno in A’“. L’argentino e il futuro: “Dybala segna e pensa solo all’Inter. No a Newcastle, Siviglia e Dortmund“, “Paulo ritrova la felicità con la sua Nazionale“.
Nella spalla di sinistra, le strategie bianconere: “La Juve vede Pogba“, “Il Polpo saluta Manchester. Con la Signora è tutto ok. La firma è questione di giorni“. Gli allenatori tra chi resta, chi va e chi torna: “Sarri rinnova con la Lazio. Andreazzoli, addio Empoli. E Gattuso se ne va a Valencia“.
Nella spalla di destra, le qualificazioni al Mondiale: “L’Ucraina: la guerra, i gol. È a un passo dal Qatar“, “Batte la Scozia 3-1, domenica il Galles“. L’atletica: “Tra Jacobs e i Mondiali c’è una corsa a ostacoli“, “Niente Roma: ‘Ma tornerò in tempo’“. Nel taglio alto, il tennis: “Martina tenta a Parigi un colpo… milionario“, “La Trevisan con la Gauff cerca una finale che vale 1.100.000 euro“.
La prima pagina del Corriere dello Sport
Il Corriere dello Sport apre con la sconfitta azzurra: “Non ci siamo“, “Finalissima all’Argentina di Messi (3-0): troppa differenza di qualità“, “A Wembley è sparita l’Italia: una lezione da Lautaro, Di Maria e Dybala“, “Il ciclo si chiude con un duro ko. Mancini: ‘Alla pari un tempo, poi solo errori’. In Nations con la Germania largo ai giovani“.
Nel taglio alto, il saluto allo United: “Pogba alla Juve, accordo vicino“, “Il francese lascia per la seconda volta a zero i Red Devils e sempre per trasferirsi a Torino“. Il contratto fino al 2025: “Lazio-Sarri, c’è la firma“, “Ingaggio d’oro da 20 milioni lordi per tre stagioni. Inserito anche il premio scudetto“.
Nel taglio basso, dal dolore della guerra al sogno del Mondiale: “L’Ucraina ha la sua favola“, “Battuta la Scozia 3-1, adesso si giocherà un posto per il Qatar nella sfida col Galles. Malinovskyi firma l’assist dell’1-0“. Tennis, la semifinale a Parigi: “Trevisan per la storia con la Gauff“. L’atletica a Roma: “È ufficiale: Golden Gala senza Jacobs“.
La prima pagina di Tuttosport
Tuttosport apre con il ritorno sempre più vicino: “Pogba, conto alla rovescia!“, “Il francese e il Manchester United annunciano ufficialmente il divorzio: per il trasferimento alla Juve mancano pochi dettagli. I tifosi fremono: ormai soltanto una clamorosa retromarcia può far saltare il ritorno a Torino“.
Nel taglio centrale, il tris che fa male: “Di Maria, gol per la Juve“, “Lezione dell’Argentina all’Italia nella Finalissima di Wembley (3-0). Apre Lautaro, chiude Dybala. A segno anche il Fideo, a un passo dai bianconeri. Cherubini a Londra per chiudere“. Il mercato dei granata: “Joao Pedro, il Toro offre 7 milioni“, “Il Cagliari conferma i contatti. Trequartista: avanza la trattativa con lo Shakhtar per Solomon“.
Nel taglio basso, gli spareggi per i Mondiali: “C’è anche Dovbyk nel miracolo Ucraina“, “A segno l’obiettivo granata“, “Vittoria in Scozia (3-1), domenica sfida decisiva col Galles. Gli applausi del pubblico di Glasgow“. Inter, un affare complicato: “Il Chelsea spinge Lukaku al Bayern“, “Il club inglese molla Romelu, ma non intende prestarlo per un solo anno: è braccio di ferro“. I rossoneri: “Cardinale: ‘Milan, io vincente come te’“, “RedBird acquista il club per 1,2 miliardi“, “Intervista a Capello: ‘Maldini un fuoriclasse, lo scudetto è nato dal suo ‘no’ a Rangnick’“.