“In prestito non vengo”: rifiuta la Juve e resta al PSG | La trattativa è saltata
Il retroscena di mercato nasconde la delusione per i bianconeri: l’avevano in pugno ma poi è arrivato il club francese.
La Juventus ha dimostrato nelle ultime stagioni di saper sfruttare le occasioni più ghiotte che il mercato offre. Questa strategia, unita ai frutti del Settore giovanile, può far dormire sonni tranquilli in ottica futuro. Cristiano Giuntoli e i suoi collaboratori hanno una convinzione.
I prossimi successi andranno costruiti attraverso un mix di giocatori giovani e altri pronti all’uso. Nella rosa bianconera dovranno emergere qualità come la tecnica, la tenacia e la fame. Solo attraverso questi step di crescita Max Allegri e i suoi potranno togliersi delle soddisfazioni.
Ogni direttore sportivo conosce le difficoltà di arrivare per primi sul grande obiettivo per rinforzare la squadra. Non è mai facile alzare l’asticella quando sei costretto a vincere. Gli errori devono essere ridotti al minimo e gli esperimenti non sono concessi.
A meno che non si tratti di un vero e proprio talento. In Italia, tolte le storie delle squadre medio-piccole, si fa molta fatica a valorizzare e aspettare il patrimonio umano e tecnico a disposizione. A causa di una mentalità sbagliata ci si aspetta tutto e subito.
A un passo dalla Juve, ha scelto la Francia
Stiamo parlando di quella che sarebbe potuta essere la carriera di Cher Ndour, centrocampista del PSG che in passato ha sfiorato la possibilità di vestire il bianconero. Il ragazzo nato a Brescia non ha paura di diventare grande.
A 16 anni, con la maglia della squadra B del Benfica, ha incantato la platea e adesso si gode il momento a Parigi. Contratto fino al 2028 e grande visibilità internazionale. Differenze con l’Italia? Ce le spiega il diretto interessato, che per il futuro ha le idee chiare.
Voglia di Italia
Intervistato da Rai Sport durante il ritiro della nazionale Under 21, Ndour ha raccontato il suo percorso. “Sto bene all’estero. In estate ho avuto l’opportunità di tornare ma in questo momento non fa parte dei miei piani. Un giorno lo farò ma non so né dove né quando”.
Ci sono due squadre in Serie A che parlano la stessa lingua dei talenti. “La differenza con l’Italia è che, a parte Juventus e Atalanta, all’estero ci sono le seconde squadre che permettono di crescere in casa e misurarsi con il calcio dei grandi”. La speranza di Ndour e della sua generazione è che vengano adottate misure per far crescere i talenti e metterli nelle condizioni ideali per esprimersi.