Pochi giorni fa eravamo qui a celebrare la grandissima vittoria dell’Atalanta ad Anfield contro il Liverpool, qualche ora dopo ecco il completo ribaltamento della situazione. Stavolta si parla del Verona e della splendida impresa maturata ieri sera al Gewiss Stadium contro gli orobici, suggellata dalla vittoria per 0-2 grazie alle reti di Miguel Veloso e Zaccagni.
L’allievo ha superato il maestro: Ivan Juric, al terzo incrocio, ha battuto per la prima volta in carriera Gian Piero Gasperini, da cui ha preso i concetti base per costruire quella splendida macchina che è il Verona. Ieri abbiamo assistito ad un bel match, giocato su ritmi impressionanti con due squadre molto simili che si sono date battaglia fino alla fine.
La compagine scaligera è apparsa però più organizzata, riuscendo a spuntarla grazie a due dettagli chiamati Marco Silvestri e Mattia Zaccagni. Entrambi si sono resi protagonisti dell’impresa con due prestazioni davvero super.
Silvestri ha compiuto almeno 4 parate di grandissimo livello, confermandosi uno dei portieri più in Hype del campionato in questo momento. Mancini lo sa bene e per questo l’ha convocato in nazionale, consapevole di doverlo tenere in considerazione per la spedizione ad Euro 2021. Al momento, eccetto per Donnarumma, nessun portiere sta facendo meglio dell’estremo difensore del Verona. In Serie A ha preso soltanto 7 gol, portiere meno battuto al fianco della coppia Szczesny/Buffon.
Inoltre in 4 partite ha mantenuto la propria porta inviolata, non subendo mai più di due gol nella stessa partita nonostante abbia già affrontato squadre molto offensive come Juventus, Milan e Atalanta (dalle quali sono stati presi 3 gol in 3 partite). Insomma, un grandissimo rendimento che sta regalando al Verona grosse soddisfazioni, da dividere però anche con un altro protagonista: Mattia Zaccagni.
Il centrocampista classe 1995 ha dato spettacolo anche ieri sera all’ombra del Gewiss Stadium. Zaccagni è in grandissima forma e lo sta dimostrando partita dopo partita. Fin qui ha collezionato 9 partite totalizzato 1 gol e 3 assist diventando un perno fondamentale dello scacchiere di Juric. Nelle ultime 5 partite di campionato ha sempre giocato per tutti e 90 i minuti di gioco. Rispetto all’anno scorso sembra essere maturato nelle scelte, nel modo di attaccare lo spazio e soprattutto nell’intelligenza che mette in mostra ad ogni tocco di palla.
Nella passata stagione ha collezionato 2 gol e 9 assist in 34 presenze, un dato migliorabile ed è già a buon punto. Anche lui potrebbe diventare un profilo interessante per l’Italia di Roberto Mancini: anche in questo caso, come per Silvestri, la concorrenza è folta e ci sarà da lavorare per fare in modo di strappare una convocazione che, al momento, sarebbe più che giustificata.