“Il mio ultimo anno al City”. Nemmeno il rinnovo di Guardiola è servito | Choc a Manchester

“Il mio ultimo anno al City”. Nemmeno il rinnovo di Guardiola è servito | Choc a Manchester

Erling Haaland, stella del Manchester City - ansa - calcioinpillole.com

Gelo tra i tifosi del Manchester City. Nemmeno il rinnovo di Pep Guardiola gli farà cambiare idea. Choc all’Etihad tra i tifosi.

Il rinnovo, un po’ a sorpresa, di Pep Guardiola è stato uno squarcio di luce sul grigiore di Manchester. Neanche l’arrivo di Amorim è servito allo United, che non va oltre il pari con l’Ipswich nella dodicesima giornata di Premier. Ma se Atene non ride (già da un bel po’), Sparta piange.

Il Manchester City s’è perso, l’umiliante 0-4 patito in casa dal Tottenham è soltanto la punta di un iceberg che sta facendo sfracelli all’Etihad: cinque sconfitte di fila Pep Guardiola non le aveva mai subite in carriera. A fine novembre la vetta dei quattro volte campioni d’Inghilterra è lontana otto punti.

I problemi sono tanti e non si possono certo risolvere con il rinnovo di Pep Guardiola, almeno per questa annata. Ora il Pallone d’Oro di Rodri acquisisce ancora più valore visto che la crisi del Manchester City è iniziata proprio dopo il brutto infortunio occorso allo spagnolo, che starà fuori per di più per tutta la stagione.

In infermeria non c’è solo Rodri, comunque. De Bruyne irriconoscibile, complice acciacchi, Foden è lontano parente del fenomeno che ha vinto il premio di mvp della Premier 2024-25. E ancora Kyle Walker, John Stones, Dias e Jack Grealish, senza dimenticare Jeremy Doku, tutti malconci e mal performanti.

Gli errori si pagano a caro prezzo

Tra i motivi della crisi del Manchester City non c’è soltanto la catena di infortunio e un rinnovo in alto mare di Erling Haaland, che vorrebbero portare in Liga sia Real Madrid sia Barcelona. La campagna acquisti estiva non è stata all’altezza della situazione.
Il ritorno di Ilkay Gündogan finora non ha riportato a Guardiola uno dei suoi pilastri, è stato ceduto ma non rimpiazzato a dovere Julián Alvarez: l’argentino ceduto all’Atletico perché voleva essere più del vice Haaland e del vice De Bruyne, ruoli in cui nella scorsa stagione era stato eccezionale almeno fino a metà gennaio. Già, De Bruyne.

Kevin De Bruyne
Kevin De Bruyne, centrocampista del Man City e della nazionale belga – ansa – calcioinpillole.com

Scoppia il caso

Lo si era capito già da questa estate che qualcosa tra De Bruyne e il Manchester City si era rotto. O meglio, interrotto. “Per il rinnovo onestamente non lo so. All’inizio della stagione sapevo che ci sarebbero stati dei colloqui, ma poi è successo l’infortunio a Brentford”. Da lì in poi il gelo.

De Bruyne non sa cosa gli riserva il futuro. Parole che profumano di probabile addio al termine della stagione. “Se non ci saranno trattative, sarà il mio ultimo anno nel club”. Anche Guardiola fa spallucce, scarica tutta la responsabilità sul belga. “Sul rinnovo non lo so – ha detto Pep, sempre in conferenza stampa – dipende da Kevin”.