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Il Milan fa sognare anche senza Ibra, ora sfida alla Lazio

Lo avrebbero immaginato in pochi. E anche fosse, non in questo modo. L’avvicinamento del Milan, alla sfida di Reggio Emilia contro il Sassuolo, è stato contraddistinto da uno scoramento generale, appesantito dall’ottimo stato di forma della inseguitrici. Inter e Juventus, dalle retrovie, sembrano aver perso la voglia di stare, per l’appunto, nelle retrovie. L’Inter non si ferma più, la Juventus inizia a far paura. In questa ascesa delle rivali, i rossoneri perdevano i pezzi e l’ottimismo, dopo aver perso anche quattro punti di margine, nelle sfide contro Parma e Genoa. Sembrava tutto pronto per il sorpasso, con buona pace dei rossoneri che, oltre i sogni di gloria, hanno come obiettivo primario il quarto posto. La paura era quella di assistere ad un crollo, contro una squadra ostica come il Sassuolo, senza Ibrahimovic, Rebic, Bennacer, Kjaer ma, contro ogni pronostico, il Milan vince e, ora, punta a passare il Natale in vetta, Lazio permettendo.

Ultimo ostacolo, ma che ostacolo

Già. Contro i biancocelesti sarà una sfida molto dura, sia per il valore degli uomini di Inzaghi, sia per le gravi defezioni che affliggono Stefano Pioli. Oltre ai giocatori menzionati sopra, il Milan ha perso anche Kessié, diffidato e ammonito contro il Sassuolo. L’ivoriano non ci sarà contro i biancocelesti come, presumibilmente, Sandro Tonali. Il centrocampista ex Brescia ha accusato un risentimento muscolare. Si proverà a recuperarlo fino alla fine ma, la sensazione, è che contro la Lazio, si assisterà ad un centrocampo inedito, con una coppia probabilmente composta da Çalhanoglu e Saelemaekers. L’ultimo scoglio, l’ultimo ostacolo, prima che la sosta natalizia permetta a tutti di tirare un po’ il fiato. I rossoneri, comunque vada contro il club di Lotito, chiuderanno un 2020 straordinario. Chiuderlo in cima, sarebbe la ciliegina sulla torta. I rossoneri dovranno far affidamento al loro immenso orgoglio e, alla nuova mentalità da big, completamente smarrita negli ultimi anni.

Contro il Sassuolo, oltre ad uno splendido Leao da record, ha fatto la differenza la rabbia con cui, la banda di Stefano Pioli, non ha voluto far vincere le avversità. Solo pochi millimetri di fuorigioco, hanno impedito al Milan di essere già avanti di due gol all’ottavo minuto di gioco. Aggressività, mentalità e abnegazione. Non vuole mollare il Milan, non adesso, anche senza Ibrahimovic che, seppur assente, ha lasciato tutto sé stesso nella mente e nel cuore dei compagni che, ora, sperano di avere ancora un “un po’ di Ibra” per superare lo scoglio Lazio.

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Published by
Luigi Matta