Tutto secondo copione per il Milan di Pioli, che passa in terra irlandese per 2-0. Un successo rotondo, ma in una sfida più dura di quanto possa far credere il risultato finale. Lo Shamrock Rovers infatti si conferma avversario tosto, non a caso è il club più titolato in Irlanda, e impegna Donnarumma in più di un’occasione. Non a caso è dei padroni di casa la prima occasione del match, con Greene che impegna Donnarumma con un diagonale insidioso, quando siamo al minuto 13’. La mancata occasione sveglia il Milan, che al 23’ passa con il solito Ibrahimovic, abile a sfruttare al meglio il bellissimo assist di Hakan Calhanoglu.
Il gol indirizza il match, ma lo Shamrock non accusa il colpo, anzi continua a farsi vedere dalle parti di Donnarumma. I rossoneri in realtà potrebbero raddoppiare due minuti più tardi, ma il tap-in di Castillejo, a portiere battuto, viene fermato dalla difesa irlandese. Poco dopo è lo Shamrock ad avere l’occasione del pari, sempre con il solito Greene, ma un attento Donnarumma non si lascia sorprendere. Nel finale di tempo altra occasione Milan con Ibra, ma il punteggio non cambia. Si passa cosi alla ripresa, dove il Milan pare più in palla rispetto alla prima frazione, sfiorando il raddoppio al minuto 52’ con una stupenda rovesciata di Calhanoglu, che termina di poco a lato.
I rossoneri sanno che il match va chiuso per evitare sorprese, e il gol della sicurezza arriva proprio da Calhanoglu, autentico mattatore del match. E’ il minuto 66’ quando il turco trova il raddoppio con un bel tiro da fuori, che non lascia scampo al portiere Mannus. Il raddoppio spegne ogni velleità dello Shamrock, anche perché il Milan controlla bene il match, pur senza strafare dopo una preparazione appena iniziata. Inizialmente infatti si è vista la differente condizione atletica, poi è venuta fuori l’inevitabile superiorità tecnica del Milan.
La prossima tappa per il Milan è contro i norvegesi del Bodo/Glimt, il prossimo giovedi, questa volta a San Siro. Una sfida delicata, come tutte ad inizio stagione, ma il Milan sa che deve vincere.