Nel deserto di San Siro il Milan non va oltre il pareggio contro uno stoico Hellas Verona, che si fa rimontare un doppio vantaggio. I rossoneri restano in testa alla classifica, ma mancano la fuga.
Parte fortissimo il Verona: gran percussione di Zaccagni che pesca Kalinic nell’area piccola, ma è bravo Donnarumma a rifugiarsi in corner. Sul corner seguente gli scaligeri sbloccano il match con Antonin Barak che ribadisce in rete un colpo di testa di Ceccherini respinto dalla traversa. Passano dieci minuti e gli scaligeri raddoppiano sempre su calcio piazzato, con una conclusione al volo di Zaccagni deviata in modo sfortunato nella propria porta da Calabria. Il Milan si sveglia ed in contropiede va vicino al gol con la conclusione dal limite di Rafael Leao, ben smanacciata da Silvestri. È solo il preludio dell’uno a due: gran cross di Saelemaekers per l’inserimento perfetto di Franck Kessie, il cui tocco viene deviato in modo determinante da Magnani. I rossoneri sfiorano anche il pari con Theo Hernandez, che da due passi spara addosso al portiere. All’intervallo, Verona avanti per due a uno sul Milan.
Ad inizio ripresa gli scaligeri hanno la chance di andare sul tre a uno, ma Dimarco calcia alto da buona posizione. Qualche istante più tardi annullato un gol di Calhanoglu: il turco, in offside, aveva deviato in modo vincente una conclusione di Leao. Scoccata l’ora di gioco, Theo Hernandez sfugge alla difesa ma sbatte ancora contro Silvestri. Sul calcio d’angolo seguente, ingenuità di Lovato che stende Kessie e regala un calcio di rigore ai rossoneri. Dal dischetto va Ibrahimovic, che però calcia in curva. Non è giornata per lo svedese che, a quindici minuti dalla fine, vede la traversa respingere un suo colpo di testa. Al 90esimo Guida, grazie all’aiuto del VAR, annulla il gol del pari di Calabria, servito da un tocco di braccio di Ibrahimovic. Alla fine il Milan trova un insperato, ma meritato, pareggio proprio con Zlatan Ibrahimovic: lo svedese di testa firma il definitivo due a due.