TOP4

Il mercato delle “altre”

Suona il gong, il mercato, dopo settimane snervanti, trattative infinite e liste da calibrare con il bilancino, chiude. Per tutti. Non solo per le grandi del nostro Campionato, che si sono prese la scena e le prime pagine, ma anche per le altre. Che, in molti casi, hanno messo a segno importanti, anche se in alcuni casi ci si aspettava qualcosa di più. Ma andiamo a vedere, una per una, le seconde linee della Serie A.

Benevento

La promozione dei campani è stata accompagnata sin da subito da aspettative enormi, e alla fine Pippo Inzaghi può ritenersi soddisfatto. Non arriva il grande colpo (si è parlato a lungo di Gervinho, rimasto al Parma), ma rinforzi di qualità e con esperienza nella categoria. In difesa, Glik, di ritorno dal Monaco, e il giovane terzino Foulon, arrivato dal Belgio. A centrocampo Dabo dalla Fiorentina e Ionita del Cagliari, a dare sostanza ed equilibrio. In avanti, l’esperienza di Lapadula, in uscita dal Genoa, la qualità di Iago Falque dal Torino e la voglia di confermarsi di Caprari dalla Sampdoria.

Bologna

(Photo by Francesco Pecoraro/Getty Images)

Soddisfatto del mercato il mister Sinisa Mihajlovic, con la dirigenza felsinea che ha confermato in blocco la rosa della scorsa stagione. Innestando un pupillo del tecnico serbo come De Silvestri, svincolato dal Torino, il promettente attaccante di scuola Chievo Verona Vignato (classe 2000) e, soprattutto, il colpo Hickey. Il terzino scozzese era nel mirino del Bayern Monaco, se ne parla un gran bene, e in pochi giorni ha già conquistato la maglia da titolare.

Cagliari

Sessione particolarmente vivace per gli isolani, che alla fine però hanno il rimpianto più grande: il mancato ritorno di Nainggolan. Sembrava dovesse chiudersi da un momento all’altro, ma l’Inter non ha fatto passi indietro: cessione a titolo definito o niente. In Sardegna, invece, è arrivato Ounas dal Cagliari, nell’ultimo giorno del mercato. Si aggiunge ai riscatti di Rog e Simeone e agli arrivi, tra gli altri, di Marin dall’Ajax a centrocampo, Sottil dalla Fiorentina in attacco, Godin dall’Inter in difesa– vero colpo del presidente Giulini – e Zappa dal Pescara sugli esterni.

Crotone

I pitagorici, da neopromossi, hanno dimostrato nelle prime uscite di avere bisogno di rinforzi importanti. A livello quantitativo, la società ha accontentato il mister Stroppa, meno in termini quantitativi. In difesa, il reparto meno convincente, le ultime ore del mercato hanno portato Luperto dal Napoli e Djidji dal Torino, non due pesi massimi, ma con voglia di riscatto. Andranno a fare compagnia a Magallan, in prestito dall’Ajax. A centrocampo era arrivato in estate Cigarini, svincolato, mentre il cileno Rojas ed Eduardo Henrique sono ancora tutti da testare e scoprire. In attacco, dal Parma è arrivato l’esperto Siligardi.

Fiorentina

(Photo by Paolo Aguilar – Pool/Getty Images)

La chiusura delle trattative è stata traumatica per i Viola. L’ultimo giorno ha portato via da Firenze il talento di Federico Chiesa, che da almeno un anno scalpitava per vestire il bianconero. È stato accontentato, al suo posto arriva lo svincolato Callejòn, una garanzia sulla fascia destra. Molto era stato fatto a gennaio, con gli acquisti di Kouamé dal Genoa ed Amrabat dall’Hellas Verona. A centrocampo, oltre al ritorno dell’amatissimo Borja Valero, altro svincolato di lusso, Giacomo Bonaventura. Il colpo più dispendioso, però, è in difesa, con l’argentino Martinez Quarta dal River Plate. Di ieri anche l’ufficialità del vice Biraghi: è Barreca, di ritorno in Italia dal Monaco.

Genoa

Solito mercato rivoluzionario in casa Genoa. Che quest’anno, però, sembra molto più centrato ed ambizioso del solito, con molte più certezze e meno scommesse esotiche. Arrivano giocatori rodati come Bani dal Bologna, Zappacosta dal Chelsea e Luca Pellegrini dalla Juventus per la difesa. Sempre dall’asse Genova-Torino il talento, ancora in buona parte inespresso, di Pjaca e la conferma di Perin. Dal Sassuolo sono arrivati Goldaniga e Scamacca, e a centrocampo l’ex Empoli Zajc dal Fenerbache e Czyborra dall’Atalanta. Tante anche le cessioni, tra cui spicca quella di Pinamonti all’Inter.

Hellas Verona

(Photo by Gonzalo Arroyo Moreno/Getty Images)

Dopo l’exploit della scorsa stagione, ricostruire una squadra smantellata dalle offerte delle big non era operazione facile. Alla fine, però, gli scaligeri hanno messo in mano a Juric una rosa forse persino più completa di quella della scorsa stagione. Il colpo last minute è Nikola Kalinic, che non ha certo bisogno di presentazioni. In difesa sono arrivati Cetin dalla Roma e Ceccherini dalla Fiorentina, così come Benassi a centrocampo, insieme a Barak dall’Udinese e a Ilic dal Manchester City. Insieme alla conferma del prestito di Salcedo dall’Inter, anche Favilli dal Genoa per il reparto avanzato.

Parma

Il cambio più grande, i ducali lo fanno a livello dirigenziale, con l’arrivo del nuovo presidente Krause. Che in dote non porta grandi sogni, ma tante scommesse. Kulusewski, diamante della scorsa stagione, è rientrato all’Atalanta (e da lì alla Juventus), Darmian, come previsto, è finito all’Inter, e i rinforzi sono tutti da scoprire per mister Liverani. In difesa sono arrivati Osorio dal Porto, Lautaro Valenti dal Lanùs e Busi dallo Charleroi. A centrocampo Cyprien dal Nizza, Sohm dallo Zurigo, il giovane Nicolussi Caviglia dalla Juventus e Brunetta dagli argentini del Godoy Cruz. In attacco il rinforzo è Mihaila, dai rumeni dell’Universitatea Craiova.

Sampdoria

(Photo by GUILLAUME SOUVANT/AFP via Getty Images)

Difficile decifrare le mosse di Ferrero, ma alla fine i blucerchiati possono ritenersi mediamente soddisfatti. Resta, controvoglia, Ramirez, che non si è unito alle partenze di Linetty, Murru e Bonazzoli in direzione Torino. Via anche Caprari, finito al Benevento, Chabot allo Spezia e Vieira al Verona. I colpi sono sulle fasce, con Candreva dall’Inter e soprattutto Keita Baldé, dal Monaco. Curiosità per il centrocampista portoghese Adrien Silva, che il Leicester ha pagato 25 milioni di euro nel 2017.

Sassuolo

I neroverdi sono l’anello di congiunzione ideale tra grandi e piccole, e il mercato lo dimostra. I big, da Caputo a Berardi, passando per Boga, sono rimasti tutti in Emilia. I rinforzi sono contingentati ma di assoluto livello. Innanzitutto, l’ultimo arrivato: Maxime Lopez attaccante prelevato dall’Olympique Marsiglia. Poi Romagna, per la difesa, dal Cagliari, e Schiappacasse, per il centrocampo, dall’Atletico Madrid. Senza dimenticare i riscatti di Defrel e Chiriches, da Roma e Napoli, che rappresentano un investimento importante per il club della famiglia Squinzi.

Spezia

Per la loro prima stagione in Serie A, i liguri hanno fatto uno sforzo enorme, portando alla corte di Italiano tanti volti nuovi. Da quelli esperti di Farias, Rafael e Deiola da Cagliari a quelli di Marchizza e Dell’Orco dal Sassuolo, passando per Mattiello e Piccoli dall’Atalanta. Ma anche Agoumé dall’Inter, Chabot dalla Sampdoria, Gaeta dalla Fiorentina e Pobega dal Milan. Basteranno, per credere nella salvezza? Staremo a vedere, di sicuro manca qualcosa davanti, dove il peso dell’attacco poggia quasi per intero sullo spalle di Galabinov.

Torino

Che la presidenza di Urbano Cairo stia vivendo un lungo momento di impasse, è cosa nota. Evidenziata da un mercato che non ha riservato i colpi attesi, pur portando in dote a Giampaolo gli innesti tatticamente necessari. Quasi tutti allenati la scorsa stagione alla Sampdoria: Linetty, Bonazzoli e Murru. A cui si aggiungono Rodriguez dal Milan, Gojak dalla Dinamo Zagabria e Vojvoda dallo Standard Liegi.

Udinese

I Pozzo, da qualche anno, hanno comprato il Watford, in Inghilterra. Aprendo al contempo una trafficata autostrada tra Friuli e Gran Bretagna. Percorsa, in questi giorni, da Pereyra, Deulofeu e Pussetto, che torna a casa, come annunciato ieri. Fa il percorso inverso Troost-Ekong. Partito Fofana, che ha scelto un po’ a sorpresa il Lens, il vero colpo è la permanenza di De Paul.

Share
Published by
Piermichele Capulli