Il Manchester City entra nel mirino del governo per la questione Ucraina

Il Manchester City entra nel mirino del governo per la questione Ucraina

(Photo by Francois Nel/Getty Images)

Il governo inglese torna a farsi sentire in Premier League sulle vicende scatenate dalla guerra in Ucraina. Il Chelsea ne ha già subìto le conseguenze, venendo pesantemente sanzionato per i rapporti dell’ex presidente Abramovich con Putin. Non sarebbe l’unica squadra, però, ad essere entrata nell’occhio del governo. Anche il Manchester City è sotto osservazione.

Manchester City
(Photo by GLYN KIRK/AFP via Getty Images)

Come riporta il quotidiano spagnolo “As”, il Manchester City sarebbe un’altra squadra finita nel mirino di Downing Street. Il proprietario del club, è lo sceicco Mansour bin Zayd Al Nahyan, che è anche un ministro degli Emirati Arabi. La scorsa settimana il proprietario dei Citizens avrebbe incontrato Bassar al-Asaad, presidente della Siria e alleato di Vladimir Putin.

Il governo inglese accusa il Manchester City

Il governo inglese ha accusato il Manchester City di “non contribuire alla pace”, a seguito dell’incontro di Mansour con Bassar al-Asaad. Infatti, la riunione in questione non è piaciuta per niente a Downing Street. Il suddetto meeting è stato aspramente criticato anche dal partito laburista, che al momento è all’opposizione. Al momento non c’è nulla di serio o concreto in atto, ma il clima che si respira è pesante e non tranquillo, visti i precedenti con il Chelsea. Le sanzioni per i Blues sono state pesanti ed il club di Pep Guardiola dovrà stare attento a non commettere “passi falsi”.