Il fuorigioco semiautomatico sbarca in Serie A. Da giovedì scorso, a Lissone, gli arbitri di Can A e B hanno dato il via alle prove tecniche per la nuova modalità di rilevazione dell’offside, quello che si è già visto in Champions League e che si sta vedendo quotidianamente al Mondiale in corso di svolgimento in Qatar. Come riporta La Gazzetta dello Sport, a partire da inizio gennaio la nuova tecnologia arriverà anche sui campi di Serie A. E se non sarà il 4 gennaio (data di ripresa del campionato, dopo le feste) sarà poco dopo: ma il fuorigioco automatico partirà.
Ma cos’è il fuorigioco semiautomatico? Il nome ricorda che l’arbitro avrà sempre l’ultima parola nei casi di fuorigioco “attivo” o meno, ma per il resto sarà ampiamente supportato. Il sistema non prevederà un chip nel pallone, ma determinerà la posizione di “offside” grazie a 10-12 telecamere poste all’interno degli impianti che tracceranno ogni centimetro di campo e invieranno immagini a 50 frame al secondo. Un sistema di intelligenza artificiale sarà in grado di tracciare praticamente in tempo reale il cosiddetto “scheletro” del giocatore in 29 punti differenti. Il tutto verrà stabilito in pochissimi secondi, circa 3/5.
Servirà ovviamente l’ok di FIGC e Lega Serie A, ma resta il fatto che il comparto arbitrale si è esercitato anche due giorni fa nel centro di Lissone, quello in cui il VAR ha la propria casa. Esercitazioni su gare italiane ma anche straniere, simulazioni e varisti che hanno occupato proprio le postazioni dedicate a VAR e AVAR come fosse una partita vera. Dopo quelle di giovedì, la Lega probabilmente ospiterà per altre riunioni operative gli arbitri al fine di perfezionare al massimo la novità in arrivo.