Il CIES ha stilato il ranking annuale dei migliori settori giovanili a livello europeo. La classifica ha preso in considerazione i giocatori attivi nei principali campionati del vecchio continente cresciuti nei vivai delle squadre maggiori.
Secondo l’UEFA, per figurare come prodotto del settore giovanile di una squadra, un giocatore deve averci trascorso almeno tre stagioni fra i 15 e i 21 anni.
Tenendo conto di questa specificazione, secondo l’osservatorio il vivaio più prolifico è quello del Partizan Belgrado, culla di 85 giocatori. A seguire Ajax (77), Dinamo Zagabria (71) e l’accoppiata ucraina Dinamo Kiev–Shakhtar Donetsk (69 e 67). A quota 63 troviamo il Real Madrid, la prima squadra dei cinque campionati principali.
Da quest’anno il CIES ha effettuato anche un calcolo qualitativo, basandosi sul livello raggiunto dai giocatori allenati dalle squadre, calcolandone presenze e peso delle competizioni nelle quali sono scesi in campo. Sotto questo profilo compongono il podio, nell’ordine, Benfica, Ajax e Barcellona.
E le italiane? Sono lombardi i migliori vivai della Penisola secondo lo studio. L’Atalanta è la più numerosa con 20 giocatori cresciuti, mentre il Milan (18) risulta quello con la “cantera” più performante.
I piazzamenti delle italiane (gli orobici sono dodicesimi nella classifica quantitativa fra i top5 campionati, i rossoneri appena quattordicesimi in quella qualitativa) fanno comprendere come ci sia ancora lavoro da fare per riuscire a valorizzare i prodotti giovanili delle squadre del nostro paese.
I segnali sono incoraggianti se si guarda all’impiego dei giovani nelle squadre di Serie A. Ne emerge però che non venga valorizzato sufficientemente il made in Italy, preferendo piuttosto l’acquisto di talenti emergenti da altri vivai.