Il Chievo rinasce con Pellissier: “Non conterà da dove”
Dopo la mancata iscrizione al campionato di Serie B, il Chievo è costretto a ripartire dai dilettanti. Di solito è automaticamente Serie D, ma nessun imprenditore o società ha voluto raccogliere le ceneri del club e il termine ultimo per l’iscrizione in quarta serie è così scaduto. E allora, letteralmente, si dovrà iniziare dal baratro del calcio italiano, dai campi in terra battuta, dalle realtà locali. Resterà da capire precisamente dove, “se Prima, Seconda, Terza Categoria, o dove sarà possibile”.
Ciò lo afferma anche Sergio Pellissier, storico bomber della squadra clivense ritiratosi all’ultimo anno in Serie A del club, ovvero nel 2018, terminato con la retrocessione in B. E chi se non lui a far rinascere tutto.
“Non mollo niente – ha spiegato a L’Arena -. Non è finita qui. Io ci provo, per il Chievo non posso arrendermi davanti alle prime difficoltà. Ho la mia società: FC Chievo 1929, l’affiliazione era il primo passo da fare (matricola n. 954015, ndr). C’è, resta lì, per essere riempita, per essere messa in piedi. Di tempo e di sostegni, siamo chiari. Di tempo ne avevamo davvero poco per provare ad entrare subito. Ho cercato di lavorare in emergenza: contatti, solidità, sponsor, imprenditori, compagni di viaggio. Non ci sono riuscito oggi. Ma domani è un altro giorno. Da dove ripartiamo? Non conta da dove. Ma è fondamentale ripartire. Terza, Seconda Categoria. O dove sarà possibile. Magari trovando anche la possibilità di avvicinarmi ad altre realtà già esistenti. Iniziare dalla Serie D sarebbe stato il top. Un passo sotto il professionismo, per provare poi a fare subito un balzo in avanti“, conclude Pellissier.