Il caso Fabio Silva, 40 milioni per finire in squadra riserve

L'agente di Fabio Silva conferma l'interesse del Bologna

Si è fatto un gran parlare in estate del nuovo acquisto del Wolverhampton, il portoghese (tanto per cambiare) Fabio Silva. Attaccante classe 2002, seguito anche da altri club tra cui la Juventus, i wolves l’hanno acquistato dal Porto per 40 milioni di euro: una cifra piuttosto importante per un ragazzino che aveva collezionato solo 12 presenze con la maglia dei dragoes.

Quello di Silva è sicuramente un colpo in prospettiva per la squadra di Nuno Espirito Santo, ma per il momento il giocatore non sta proprio riuscendo a ritagliarsi il suo spazio. In 7 giornate di Premier League Fabio Silva è entrato in campo solo due volte, giocando appena 40 minuti in totale, senza impressionare. La sua unica presenza da titolare l’ha rimediata in Carabao Cup, nella partita persa per 1-0 contro lo Stoke City, squadra militante in Championship.

Insomma il ragazzo non appare ancora pronto per la Premier League, e il club sta considerando l’idea di aggregarlo alla squadra riserve, in modo da farlo crescere e da scrollargli le pressioni derivanti da un acquisto così oneroso.

Interpellato sulla questione, Nuno Espirito Santo ha detto che Silva in questo modo ritroverebbe il trequartista Vitinha, anch’egli portoghese e acquistato in estate dal Porto. Vitinha infatti una volta arrivato in Inghilterra è stato subito aggregato alle riserve. Peccato però che per lui il Wolverhampton non ha sborsato 40 milioni di euro, a differenza di Fabio Silva.

Bisogna sempre ricordare che Fabio Silva ha solo 18 anni e avrà tutto il tempo per dimostrare le proprie qualità, magari iniziando proprio dalla squadra riserve. Ma da un ragazzo pagato 40 milioni di euro era lecito attendersi qualcosa in più. Sperando che il tempo ci smentisca del tutto.