La situazione in casa Barcellona è sempre più complessa. Oltre i debiti che superano il miliardo, si viene a sapere in queste ore di una nuova problematicità: il Camp Nou. “Il nostro stadio ha 64 anni e li dimostra tutti” ha così sentenziato la vicepresidente con delega all’area istituzionale del Barcellona Elena Fort nell’assemblea di sabato. Spiegando poi che all’arrivo della nuova presidenza lo stadio era in condizioni pessime, tanto da mettere a rischio l’incolumità degli spettatori:
“Quando siamo entrati nella gestione del club ci siamo trovati di fronte a 44 criticità serie dello stadio, che abbiamo dovuto sanare immediatamente perché mettevano in pericolo la salute degli spettatori. La situazione è tale che le imprese di catering durante le partite non possono usare i forni a microonde perché si rischia il sovraccarico e potrebbe saltare l’illuminazione del campo. E quando giochiamo abbiamo un buon numero di persone che controllano le varie casse di fusibili, perché il rischio di blackout è concreto. Per questo vi dico che è fondamentale portare avanti il progetto Espai Barça”.
E’ stato inoltre spiegato che la società ha già dovuto spendere 20 milioni per mettere una toppa ai vari problemi, ma l’unica soluzione sarebbe quella della completa ristrutturazione. Laporta ha chiesto un investimento da un miliardo e mezzo per il Nou Camp Nou, così lo si vorrebbe chiamare. Oltre alla ristrutturazione, il progetto consisterebbe nell’ampliamento die posti a sedere, arrivando a 105 mila e probabilmente una copertura totale.