Il Botafogo vince la Copa Libertadores. Battuto 1-3 l’Atletico Mineiro
Il Botafogo vince 1-3 contro l’Atletico Mineiro e conquista la Copa Libertadores 2024, laurendosi Campione del Sudamerica per la prima volta nella sua storia. Trionfo nella Finalissima giocata al Monumental di Buenos Aires, dove nel Derby brasiliano si impone la squadra allenata dal portoghese Arthur Jorge, che guadagna il diritto di qualificarsi alla Intercontinentale di dicembre e al prossimo Mondiale per club nel 2025.
Il Botafogo vince la Copa Libertadores e firma la storia. Primo storico successo per la squadra brasiliana, che batte nel Derby verdeoro l’Atletico Mineiro (allenato da Gabriel Milito, fratello di Diego) e conquista la principale competizione per club del Sudamerica.
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— Botafogo F.R. (@Botafogo) November 30, 2024
Botafogo nella storia, prima Libertadores per i bianconeri. Vittoria in inferiorità numerica contro il Mineiro
Una Finale come sempre molto emozionante e tesa e che parte subito con un colpo di scena, con il Botafogo che dopo appena due minuti di gioco si ritrova in dieci uomini a causa del rosso diretto rimediato dal centrocampista Gregore, a causa di un intervento killer su un avversario a gamba tesa.
L’inferiorità numerica per tutta la partita non influisce però sulla prestazione del Botafogo, che anzi passa in vantaggio al 35′ del primo tempo con il classe 2001 Luiz Henrique, bravo a colpire a rete da distanza ravvicinata col mancino dopo un batti e ribatti nell’area avversaria. Il Botafogo raddoppia su rigore allo scadere della prima frazione, con il 2-0 firmato dal terzino ex Inter e Manchester United Alex Telles, che manda all’intervallo i suoi con il doppio vantaggio.
L’Atletico Mineiro prova a riaprire la Finalissima ad inizio ripresa con il gol realzzato al 47′ dall’ex Napoli Eduardo Vargas, abile con un colpo di testa preciso a centro area a segnare l’1-2. Non basta però, la formazione di Milito ci prova ma non trova il pari e in pieno recupero al minuto 97 subisce il definitivo 1-3 targato da Junior Santos, che da dentro l’area piccola realizza il più facile dei tap-in che regala la prima Libertadores nella storia del Botafogo.