Il 2025 è appena iniziato. Ma ecco primi addii al calcio | Lascia tanti bei ricordi in Italia. E uno scudetto in bacheca

Il 2025 è appena iniziato. Ma ecco primi addii al calcio | Lascia tanti bei ricordi in Italia. E uno scudetto in bacheca

Un milanista aspetta il 2025 per dare l'addio al calcio - lapresse - calcioinpillole.com

Due settimane e altrettanti giocatori di Serie A appendono i fatidici scarpini al chiodo. Tra gli addii anche uno che ha vinto lo scudetto.

Hanno aspettato il nuovo anno per dire stop con il calcio, appendere gli scarpini al chiodo dopo una carriera passata in Italia, lasciando dei ricordi indelebili in tutte le squadre in cui anno militato. Due settimane e altrettanti ex Serie A hanno annunciato i rispettivi ritiri.

Il primo è Maurito Zarate. Fu la Lazio a portarlo in Italia nel 2008, andandolo a prendere addirittura in Qatar, dove giocava con l’Al-Sadd, dopo appena sei mesi in Premier League con la maglia del Birmingham. Un gran bel giocatore l’argentino.

Piedi sopraffini, destro o sinistro no, faceva differenza, espressione di un calcio spettacolo che Zarate ha mostrato a sprazzi nella Lazio. La sua duttilità tattica gli permette di ricoprire varie posizioni nel reparto offensivo: esterno in un tridente o trequartista a ridosso delle punte, per lui era indifferente, basta che giocava.

Quasi 150 partite e 32 gol in Serie A. I primi due arrivano al debutto in Serie A contro Cagliari, a dirla tutta Zarate va in gol anche nelle due partite avvenire. Era fatto così, passava periodi a incantare gli stadi di Serie A, segnando a ripetizione prima di sparire per mesi e mesi. Discontinuità al potere.

Il messaggio social

Tre stagioni con la Lazio, prima della parentesi all’Inter, il ritorno in biancoceleste per completare i suoi trofei, due coppe Italia e una Supercoppa. Inghilterra, Emirati Arabi, Argentina, Brasile e Uruguay. In Italia anche con Fiorentina e Cosenza.

Si conclude una tappa – uno stralcio dell’annuncio di Zarate sui – nel mio caso la tappa più bella della mia vita, da quando sono nato ho sempre vissuto e respirato calcio“. Ma non c’è solo Zarate a dire addio al calcio.

Simon Kjaer
Simon Kjaer, fu il Palermo a portarlo in Italia nel 2008 – ansa – calcioinpillole.com

Su e giù per l’Italia

Adesso è davvero il momento giusto per chiudere questo capitolo della mia vita”. Simon Kjaer lo dice con un filo di rammarico, avrebbe voluto ritirarsi da giocatore del Milan, la squadra con cui ha conquistato uno scudetto, ma non è stato possibile. Tant’è. L’annuncio in terra danese, in un’intervista a TV 2 Sport, è l’occasione per riavvolgere il nastro di un lungometraggio, ben 532 presenze da professionista.

Fu il Palermo a portarlo in Italia prelevandolo dal Midtjylland per tre milioni di euro. Un biennio senza trofeo ma con tante super prestazione e quei 5 gol per la felicità dei fantallenatori che lo avevano in squadra. Kjaer in Italia ha vestito anche la maglia della Roma per una stagione (2011-12) prima di girovagare un po’ per l’Europa (dai tedeschi del Wolfsburg ai francesi del Lille, passando per i turchi del Fenerbahce e gli spagnoli del Siviglia) prima di tornare in Italia per giocare con l’Atalanta. Il top lo raggiunge proprio con il Milan, uno dei fautori dello scudetto made in Pioli. Un peccato non aver festeggiato con il Diavolo, ma alla fine va bene lo stesso.