Ibrahimovic: “Questo nuovo progetto del Milan mi piace, è una sfida differente”

Ibrahimovic

Photo Andrea Staccioli / Insidefoto andreaxstaccioli

Fresco del suo rinnovo fino a giugno 2022 Zlatan Ibrahimovic è stato intervistato da Milan TV. Lo svedese ha affrontato svariate tematiche, dal progetto di un Milan giovane alla possibilità di tornare in Champions League.

Per questo mi sento benvenuto al Milan, grazie ai tifosi. Dal primo giorno ho avuto un feeling top, sto provando a dare sempre il massimo per loro perché senza di loro non è facile giocare. Con ottantamila persone che ti chiamano e ti vogliono in campo è un’altra cosa, con me sono sempre stati rispettosi. Quando gioco provo sempre a dare il massimo per tutti. Questo è il mio secondo giro di Milan, non mi hanno dimenticato, cerco di dare il più possibile in cambio”.

“Provo ad aiutare tutti, è una motivazione, mi dà adrenalina vedere questi giovani e la loro crescita, dal primo giorno che sono arrivato ad oggi ho visto la crescita di ognuno di loro. Tutti disponibili di fare il massimo, poi secondo me hanno capito il sacrificio che bisogna fare per essere dove siamo oggi”.

Ibrahimovic e il progetto del Milan giovane

Se mi piace il progetto di un Milan giovane? Sì, perché così mi sento giovane (ride, ndr). Ogni giorno che vedo i miei compagni mi fanno sentire giovani, poi c’è tanta sfida e concorrenza. Quando corrono devo correre come loro, non posso essere da meno. Mi sfidano, mi fanno uscire il massimo. Poi ogni tanto esagero, magari devo essere più tranquillo, ma questa è la mia mentalità. Questo nuovo progetto del Milan mi piace perché è una sfida differente. Ero abituato a giocare con grandi campioni che hanno vinto tutto. Questa è un’altra situazione, hai altre responsabilità. Quando giochi con grandi campioni, tutto si risolve in campo. Qua è differente, devi prenderti la responsabilità di far vedere qual è la strada per il successo. Se hai già fatto questa strada hai esperienza e voglio trasmetterla a tutti quanti in questa squadra. È un grande sfida, però quando lo fai bene hai molta più soddisfazione rispetto a quando giochi con i grandi campioni, significa che hai fatto qualcosa in più del normale”.

Sul Milan in Champions

“Se il Milan  riuscirà ad arrivare in Champions? Bisogna credere in quello che facciamo, se continuiamo a crederci allora ce la facciamo. Non è ancora finito nulla, niente è impossibile, ognuno ha i suoi obiettivi. Il mio obiettivo è vincere, se non vinco c’è delusione. Ma questa è la mia mentalità, ognuno ha la sua. Bisogna crederci, questo è il segreto”.

La responsabilità

“Sento che ho tanta responsabilità anche nei momenti in cui sembra facile. Hai così tanta emozione per il gioco, adrenalina del momento, che se i miei compagni mi vedono correre un po’ di più loro lo faranno al doppio, se posso fare cose che normalmente non faccio le faranno anche i miei colleghi. Ma loro servono più a me che più io a loro. Poi in partita vuoi vincere, perché quando vinci stai bene. Tutto, però, inizia dall’allenamento ed è ciò che ho portato io in questo gruppo: in allenamento quando giochiamo, giochiamo per vincere. Chi gioca contro di me sa che voglio vincere e poi si trasporta in partita ciò che si è imparato in allenamento. Solo che in partita non puoi sbagliare come in settimana, però è per questo che ci alleniamo, per imparare dagli errori che facciamo per non ripeterli in partita ufficiale. Quando vinci c’è un feeling top, si copre tutti gli errori e i problemi con la vittoria. Mi piace vincere, non so se l’ho imparato o è dentro di me, però mi piace e mi sento bene. Tutti i giorni deve essere così”.