Un vero e proprio polverone, quello alzato da Zlatan Ibrahimovic nella giornata di ieri. Siamo andati a fondo sulla questione ed abbiamo raccolto indiscrezioni in esclusiva. Il calciatore svedese, in un doppio tweet pubblicato sul suo profilo personale, ha accusato FIFA EA Sports di usare la sua immagine e di trarne profitto senza un accordo con lo stesso calciatore.
“Chi ha concesso a FIFA EA Sports il permesso di usare il mio nome e la mia faccia? FIFPro? Non sono a conoscenza di essere un membro di FIFPro e se lo sono, sono stato messo lì senza alcuna reale conoscenza attraverso una strana manovra. E di sicuro non ho mai permesso a FIFA o FIFPro di fare soldi usando me. Qualcuno sta facendo profitto sul mio nome e sulla mia faccia senza alcun accordo in tutti questi anni. È ora di indagare”. Queste le dure accuse mosse dall’attaccante del Milan al videogioco di calcio più famoso nel mondo.
Alla durissima accusa di Zlatan Ibrahimovic è arrivata immediatamente la replica di EA Sports. Ecco il comunicato ufficiale dell’azienda:
“EA SPORTS FIFA è il videogioco di calcio leader nel mondo e, per creare un’esperienza autentica, anno dopo anno lavoriamo con numerosi campionati, squadre e talenti individuali per garantire i diritti di somiglianza dei giocatori che includiamo. Uno di questi è un rapporto di lunga data con il rappresentante globale dei calciatori professionisti, FIFPro, che collabora con una serie di licenziatari per negoziare accordi a vantaggio dei giocatori e dei loro sindacati”.
Come noto, per la stagione 2020/21 Electronic Arts e il Milan hanno annunciato una partnership pluriennale che “consente a entrambi i brand di offrire un intrattenimento innovativo e di livello mondiale per il proprio pubblico”. I “diritti di somiglianza” in questione dovrebbero dunque rientrare nell’accordo tra l’azienda e il club rossonero.
Secondo delle indiscrezioni in nostro possesso raccolte in esclusiva, pare che il “problema” di Ibrahimovic sia con FIFPro (che gestisce i diritti dei calciatori professionistici in 75 leghe diverse, sparse per il mondo), molto più che con EA Sports. Proprio perché, come riportato in precedenza, Electronic Arts ha siglato una partnership pluriennale con il Milan.
Inoltre, nei giorni scorsi era circolata una voce secondo la quale Beckham avrebbe siglato un accordo triennale con EA Sports da 40 milioni di sterline a stagione, circa 45 milioni di euro. La star inglese guadagnerebbe 15 milioni di sterline (17 milioni di euro) in più rispetto al suo miglior contratto da calciatore, ovvero quello concluso con i Los Angeles Galaxy da 25 milioni di sterline all’anno (28 milioni di euro).
Anche in questo caso la risposta di EA Sports non si è fatta attendere:
“Abbiamo visto i report sui termini del nostro accordo per riportare David Beckham in EA SPORTS FIFA. Non divulghiamo dettagli specifici, ma possiamo assicurarvi che le cifre riportate vengono completamente sensazionalizzate attraverso segnalazioni irresponsabili e non sono in alcun modo accurate”.
Il reparto che si occupa della comunicazione di EA Sports in Italia ci fa sapere che il campo dei diritti in questione è molto vasto e varia a seconda delle esigenze. Per essere più vicino alla realtà, il gioco, dopo aver stretto accordi con FIFPro e con le società di calcio, riproduce fedelmente i volti e le movenze dei calciatori e gli stadi delle società in questione. I calciatori in questo senso, vengono riprodotti attraverso degli shooting fotografici ai quali si sottopongono. Vista la grande popolarità che il gioco ha raggiunto negli anni a livello planetario, è lo stesso calciatore ad avere interesse di essere presente nel gioco. Il reparto che si occupa della comunicazione di EA Sports in Italia, ci conferma in esclusiva che negli ultimi anni, sempre più spesso, alcuni calciatori di Serie A si sono lamentati per i punteggi che il gioco gli assegnava. EA Sports Italia ci spiega che le valutazioni ed il punteggio dati ai calciatori nel gioco, vengono assegnati secondo dei modelli statistici. Tutto ciò per consentire un’esperienza di gioco quanto più reale possibile al fruitore.