I Friedkin rifanno la Roma dalla testa ai piedi | Ecco il nuovo CEO, scelto l’erede di Lina Souloukou
Dopo l’esonero di Daniele De Rossi e le dimissioni di Lina Souloukou, i Friedkin inaugurano una nuova era in casa giallorossa.
La quiete dopo la tempesta. A mente fredda e a bocce ferme, scevri dagli ostacoli del cuore di un Daniele De Rossi figlio di Roma, l’esonero dell’iconico allenatore giallorosso può essere inquadrato nella voglia di dare una sterzata dopo un pessimo inizio da zero vittorie in quattro partite.
Sebbene si possono discutere le modalità (fiducia la sera prima, esonero il giorno dopo) e le tempistiche (all’improvviso), la Roma non sta andando affatto bene, persa in una campagna acquisti incentrata sul dopo Dybala. Un post Paulo che non c’è stato affatto.
Sorprendenti sono anche le dimissioni di Lina Souloukou, colei che a detti di molti è stata la principale fautrice della cacciata di uno dei figli di Roma. OK la preoccupazione per una sitazione complessa. Che ha portato l’ormai ex CEO a vivere sotto scorta, ma da sola non può bastare a spiegare la situazione.
I Friedkin, che l’avevano appoggiato sulla scelta di esonerare DDR, non hanno fatto una piega per le sue dimissioni, quasi l’avessero costretta a farlo. È di questo avviso il Messaggero, secondo cui i rapporti tra la dirigente greca e i Friedkin erano ultimamente più freddi che mai e nel fine settimana dopo un confronto è stata sancita l’interruzione del rapporto.
Dubbi e perplessità
La goccia che ha fatto traboccare il vaso sarebbe stato proprio l’esonero di Daniele De Rossi, una decisione avallata anche dalla proprietà, rimasta però colpita da un gruppo squadra completamente dalla parte dell’allenatore.
Ai Friedkin, sempre secondo il Messaggero, non sarebbe piaciuta la gestione del mercato estivo, organizzato esclusivamente dalla CEO greca. A Lina Souloukou sono stati contestate in particolar modo due situazioni: la gestione del caso Dybala, venduto in Arabia Saudita e poi rimasto per decisione dello stesso argentino, ma anche il caso Zalewski, ora reintegrato. Tant’è, ormai è tutto acqua passata.
Futuro prossimo
Nonostante l’acquisizione dell’Everton, Dan e Ryan Friedkin sono al lavoro per individuare l’erede Lina Souloukou. Il primo nome consigliato era stato quello di Andrea Chiavelli, un fedelissimo di Aurelio De Laurentiis. Talmente fedelissimo che il numero uno del Napoli ha spento sul nascere questa possibilità.
La trattativa a quanto pare però non sarebbe neanche partita. Così i Friedkin avrebbero chiesto una consulenza alla CAABase, un’agenzia globale che ha la procura di oltre 600 calciatori ma che tra le sue mansioni ha anche il reclutamento di direttori sportivi e figure dirigenziali. Altre due ipotesi stanno prendendo piede. La prima è una soluzione interna, con la “promozione” del legale Vitali. Quella esterna? I primi nomi usciti fuori sono quelli di andini, Montale e Boniek. C’è anche un pensiero stupendo, Zvonimir Boban.