Il primo verdetto della Serie B 2022-2023 è arrivato e non poteva non riguardare la dominatrice del campionato: il Frosinone torna in Serie A dopo cinque anni. Un capolavoro sportivo il cui merito è di una dirigenza illuminata e di Fabio Grosso, l’artefice in panchina di questa promozione. I ciociari hanno trovato la vetta alla decima giornata e non l’hanno più lasciata costruendo un solco sempre più ampio. Anche il rallentamento delle ultime settimane non ha mai messo in pericolo un traguardo che da mesi sembrava certo. Il Frosinone conquista la sua terza promozione in massima serie dopo la storica del 2015 e la seconda del 2018. Entrambe portarono ad un’immediata retrocessione, ma la società di Stirpe questa volta vuole dimostrare di aver imparato dagli errori.
La vittoria di questa sera per 3-1 contro la Reggina è solo l’inizio della festa dopo una strada fantastica percorsa. La squadra di Fabio Grosso ha dominato in lungo e in largo con il miglior attacco e la seconda miglior difesa del torneo quando mancano ancora tre giornate alla fine. Un vero e proprio collettivo costruito dal direttore sportivo Guido Angelozzi, l’artefice della promozione dello Spezia del 2020 proprio in finale playoff contro il Frosinone. L’esperienza di capitan Lucioni, alla terza promozione dopo Benevento e Lecce, Sampirisi, alla seconda salita consecutiva dopo Monza, e Roberto Insigne da una parte. La freschezza di bomber Mulattieri (12 gol), il portiere Turati e Luca Moro dall’altra. Una rosa costruita, come la Cremonese l’anno scorso, con alcuni prestiti. Mulattieri, Turati, Sampirisi, Frabotta e Ravanelli soprattutto, ma in un’estate in cui è stata messa in campo una vera e propria rivoluzione che ha visto anche l’acquisto del fantasista Caso, giocatore determinante. Evidentemente il lavoro fatto ha dato i suoi frutti.
Una promozione che ha due protagonisti assoluti: Maurizio Stirpe e Fabio Grosso. Il patron ci ha sempre creduto e nell’ultimo decennio ha trasformato il Frosinone. Dopo l’ultima retrocessione in B i risultati non sembravano arrivare. Nel 2020 la conquista della finale playoff a sorpresa dopo essere entrati agli spareggi per il rotto della cuffia. Poi la sostituzione di Nesta con Grosso nel 2021 e la conferma del tecnico nonostante il 9° posto della passata stagione. Il Campione del Mondo 2006 si è riscattato alla grande. Tante accuse nella sua carriera da allenatore dopo il buon percorso nella Primavera della Juventus. Settimo a Bari, esonerato a Verona, assaggia la Serie A a Brescia, ma dopo tre sconfitte in tre partite Cellino lo caccia, esonerato anche in Svizzera al Sion fino all’arrivo a Frosinone. Una crescita costante fino all’obiettivo raggiunto. Ora Grosso e il Frosinone possono godersi la Serie A.