I 10 talenti da seguire al prossimo Europeo Under 21

bellingham liverpool

(Photo by Alex Caparros/Getty Images)

Il prossimo marzo avrà inizio l’Europeo Under 21, che si giocherà in Ungheria e Slovenia e, causa COVID, avrà un formato particolare. Un formato diverso dalle scorse edizioni. L’Europeo, infatti, sarà diviso in due parti. Dal 24 al 31 marzo avrà luogo la prima parte che corrisponde alla fase ai gironi. Le partite a eliminazione diretta, invece, si disputeranno tra il 31 maggio e il 6 giugno, giorno della finale di Lubiana.

I nostri Azzurrini hanno staccato il pass come prima nel girone dopo la rotonda vittoria (4-0) di domenica contro il Lussemburgo. Note, oltre l’Italia, altre 14 delle 16 squadre: Ungheria; Slovenia; Croazia; Repubblica Ceca; Danimarca; Inghilterra; Francia; Germania; Olanda; Portogallo; Romania; Russia; Spagna; Svizzera. Da determinare, invece, ancora l’ultima nazionale partecipante all’Europeo Under 21 fra Polonia e Irlanda, seconda nel girone di qualificazione dell’Italia. La Commissione di Controllo, Etica e Disciplina, infatti, determinerà la migliore seconda tra le due.

Come al solito, tuttavia, non mancherà il talento. Andiamo, dunque, a vedere i 10 giocatori da tenere d’occhio durante l’Europeo.

10. Andi Zeqiri – Svizzera

Attaccante classe ’99 della Svizzera che fa del fisico (185 centimetri) e del suo mancino le sue due armi per stroncare le difese avversarie. Nelle qualificazioni, Zeqiri ha segnato ben 9 gol in 10 partite, un cecchino. Ecco perchè il Parma del direttore Carli, uno che ha l’occhio lungo sui giovani, l’aveva messo in cima alla lista, salvo poi arrendersi al Brighton. Piccola curiosità: Zeqiri è già passato in Italia. La stagione 2016/2017, infatti, l’attaccante svizzero l’ha trascorsa tra le fila della Juventus, o meglio, della Primavera bianconera. Una stagione anche ben giocata, ma, nonostante il diritto di riscatto a favore della Vecchia Signora, Zeqiri scelse di tornare al Losanna dove lo aspettava un posto in prima squadra.

9. Jacob Bruun Larsen – Danimarca

Gli amanti della Bundesliga lo conoscono bene. Bruun Larsen, infatti, calca i campi del campionato tedesco dalla stagione 2018/2019, quando fu protagonista con la maglia del Borussia Dortmund di una cavalcata che sembrava portare al Meisterschale. Poi, nella stagione successiva, l’accantonamento da parte di Favre che gli ha concesso appena 66 minuti e il trasferimento all’Hoffenheim. Nella sua ancor breve carriera, Bruun Larsen si è messo in mostra grazie alla sua velocità e la sua tecnica che fanno di lui un jolly d’attacco. Ala sinistra, destra, punta, trequartista. Il danese sa fare tutto. Una caratteristica apprezzata anche dal CT della nazionale maggiore, Age Hareide che l’ha già fatto esordire. La sua posizione preferita, comunque, resta quella di ala sinistra, da cui può crossare o puntare alla porta. Un ruolo che svolge ottimamente visto che è stato il miglior assistman delle qualificazioni.

8. Ianis Hagi – Romania

Tutti si ricordano del mitico Gheorghe Hagi, quasi sicuramente il romeno più forte di sempre. C’è, però, un talento che si sta mettendo sempre più in luce con la maglia della Romania e dell’under 21. Si tratta del figlio di Gheorghe, Ianis. Trequartista o ala destra dal piede sopraffino. Non a caso è già nel giro della nazionale maggiore e, ancora, non a caso, l’ha voluto al Rangers uno che di tecnica ne sa più di qualcosa, Steven Gerrard. Sono rare, infatti, le occasioni in cui l’ex capitano del Liverpool si priva del talentino romeno. Un talento puro al punto che sia il Guardian sia la UEFA lo hanno inserito nelle liste dei migliori giovani in circolazione. Come Zeqiri, anche Hagi ha un passato in Italia. Ha giocato nelle giovanili della Fiorentina (2 presenze in prima squadra), ma tornò in patria per ritrovare continuità e fiducia.

7. Pedro Neto – Portogallo

Un altro rimpianto italiano. Arrivato nell’estate del 2017 alla Lazio, all’interno di una maxi operazione tra i biancocelesti e Jorge Mendes, il portoghese classe 2000 ha totalizzato appena 5 presenze in due anni. Nel 2019, dunque, Jorge Mendes decide di portarlo nella squadra dove giocano la maggior parte dei suoi assistiti, una specie di colonia portoghese, il Wolverhampton. Alla prima stagione con i Wolves, Pedro si mette in luce grazie a 5 gol in 44 presenze e, soprattutto, prestazioni da vero e proprio futuro campione. In estate, il Wolverhampton cede Diogo Jota al Liverpool e l’allenatore, Espirito Santo, affida proprio a Pedro Neto la sua eredità. In questa stagione, infatti, è sempre partito titolare e ha già collezionato un gol e due assist. Non c’è da sorprendersi, dunque, se la Juventus l’abbia già messo nel mirino.

6. Maxence Caqueret – Francia

La Francia ha tantissimi talenti dal futuro roseo nella sua under 21. Pensiamo ai difensori Konatè e Koundè o all’attaccante del Celtic Edouard. A centrocampo, però, c’è un classe 2000 che dalla scorsa estate sta stupendo tutti. Si chiama Maxence Caqueret e, ça va sans dire, è un prodotto delle floridissime giovanili del Lione. Posto davanti alla difesa da Rudi Garcia nella decisiva partita contro la Juventus, Caqueret ha lasciato tutti a bocca aperta con una prestazione da veterano. Classe, corsa e visione, le sue armi. Da lì in poi, Garcia non ne ha più fatto a meno. Neanche nella semifinale contro il Bayern, il che è tutto dire.

5. Gianluca Scamacca – Italia

Come la Francia, anche l’Italia può contare su diversi individualità interessanti. Quello che spicca maggiormente, però, è Gianluca Scamacca. La punta del Genoa, infatti, nonostante la concorrenza di gente come Pinamonti e Cutrone, si è preso pian piano la maglia numero 9 e ha ripagato la fiducia del CT Nicolato, diventando il miglior marcatore azzurro delle qualificazioni con 6 gol. Sei reti di cui 3 solo nelle ultime due partite, in cui, inoltre, ha servito anche un assist al bacio a Raspadori. Molti si stanno convincendo: sarà lui la punta della Nazionale in futuro.

4. Florian Wirtz – Germania

18 maggio 2020. Wirtz debutta e diventa il più giovane giocatore di sempre a esordire con il Bayer Leverkusen superando un certo Kai Havertz. Passano poche settimane e, il 6 giugno 2020, il classe 2003 sigla il gol del 2-4 contro nientepopodimeno che il Bayern Monaco, diventando il più giovane marcatore nella storia della Bundesliga. Basterebbe questo per far capire che Florian Wirtz è un predestinato. Se non siete ancora convinti, però, ricordiamo anche che il trequartista tedesco è già un titolare del Bayer e ha già messo a referto 3 assist in questa stagione. What else?

3. Jude Bellingham – Inghilterra

Da un 2003 a un altro 2003. Anche l’Inghilterra, infatti, a centrocampo può vantare un predestinato nel prossimo Europeo Under 21. Si chiama Jude Bellingham e, in estate, è passato dal Birmingham (Serie B inglese) al Borussia Dortmund per una cifra intorno ai 25 milioni di euro. Centrocampista moderno, box to box, che abbina una grande qualità palla al piede a una buona capacità nel recupero di palla. Qualità che lo hanno portato a essere già un titolare nella mediana dei gialloneri e il terzo esordiente più giovane nella storia della nazionale maggiore inglese.

2. Myron Boadu – Olanda

Nel giro della nazionale maggiore da più di un anno e non c’è da sorprendersi. Forte fisicamente, agile, abile nel dribbling come un’ala. Boadu, classe 2001, ha tutto. Inoltre ha una media gol incredibile. La stagione passata ha messo a segno 14 gol in 24 partite in Eredivisie e, soprattutto, 6 in 13 presenze in Europa League. Da non dimenticare il gol nell’unica presenza con la maglia della nazionale maggiore.

1. Pedri – Spagna

Ormai è sulla bocca di tutti. Pedro Gonzalez Lopez, più semplicemente Pedri è, probabilmente, già la sorpresa di questa stagione. Dopo un’annata, a 16 anni, da protagonista con il Las Palmas, l’arrivo al Barcellona, dove sembrava dovesse fare la spola tra prima e seconda squadra. Nessuno, nemmeno lui, si aspettava la maglia da titolare. Una titolarità meritata perchè, nonostante sia solo un classe 2002, Pedri ha dimostrato di poter giocare e bene nel Barcellona. Per ulteriori conferme chiedere a Cuadrado che Pedri ha fatto ammattire durante Juve-Barça. Nonostante il capitano sarà Cucurella, le sorti della Spagna all’Europeo Under 21 saranno sulle sue spalle.