“Ho lasciato Roma per colpa sua”: adesso lo può raccontare | È finita con le lacrime
Il calciatore rivela un clamoroso retroscena. Ecco perché ha lasciato la Roma e come rivive adesso quei momenti.
Una carriera e in generale un percorso possono cambiare per diversi motivi. A volte è semplicemente una questione di scelte e di tempismo. Col senno di poi sarebbe facile ammettere quell’errore ma ora che il tempo è passato si possono tirare le conclusioni e analizzare il tutto a mente fredda.
Il calciatore in questione, oltre a sprazzi da vero calciatore in grado di fare la differenza, ha sempre avuto a che fare con giudizi estremi. Molti hanno preferito commentare la sua vita privata piuttosto che il suo apporto in campo fatto di prestazioni e sudore.
C’è stato un periodo in cui in Serie A ha sicuramente fatto la differenza, peccando però in termini di continuità e rinunciando di fatto alla possibilità di compiere un ulteriore step verso la vittoria. Questione di tempismo, dicevamo.
Strano il destino perché in questa Roma ci starebbe benissimo e con lui in campo probabilmente la squadra avrebbe anche qualche punto in più. Diventa troppo facile commentare quell’addio e individuarne i responsabili.
Una poltrona per due
Per chi ama stare sempre al centro della scena è dannatamente difficile condividere i flash dei fotografi. Seppur con ruoli diversi la figura del dirigente può entrare in conflitto con quella del calciatore, soprattutto quando si parla di mercato.
L’addio alla Roma di Radja Nainggolan è stato molto più che turbolento, come ammesso in più occasioni dal Ninja. Le ultime dichiarazioni del centrocampista però vanno proprio al centro della questione. Alcuni tifosi conoscono la verità ma per altri questo è il momento ideale per fare chiarezza su quanto accaduto in passato a Trigoria.
Il motivo dell’addio
Ai microfoni di Centro Suono Sport 101.5 Nainggolan è tornato sull’addio alla Roma avvenuto nel 2018. Alla base di questa dolorosa separazione (soprattutto per il giocatore) ci furono motivi di carattere personale, come ammesso dal Ninja.
“Diverse volte ho rimpianto la mia scelta per la questione Monchi ma a volte l’uomo è molto più importante del calciatore” ricorda Nainggolan. Sul rapporto con l’ex ds della Roma il pupillo di Luciano Spalletti non ha mai avuto dubbi: “Non sarei riuscito a vedere tutti i giorni la sua faccia. Uno dei due doveva andare via”. Col senno di poi, sarebbe bastato attendere qualche mese ma Nainggolan è così. O si ama o si odia.