“Ho detto no a Mancini”: ha rifiutato l’Arabia Saudita | Offerta mostruosa per entrare nello staff

Roberto Mancini

Roberto Mancini - Calcioinpillole.com

Alla fine ha detto no ma ha tentennato a lungo. Ecco di chi si tratta e perché ha rifiutato la proposta.

Una chiamata inaspettata, l’idea di ripartire in un ruolo nuovo, facendo valere la grande esperienza da calciatore. Aver indossato maglie importanti, rappresentando club con un tifo molto acceso, vorrà dire pur qualcosa. Dopo il ritiro però le esigenze sono cambiate.

Questione di priorità. C’è chi non può stare senza calcio e vuole continuare a sentire il profumo dell’erba ogni mattina e chi sceglie altre strade. Chi vuole sporcarsi le mani e rischiare l’esonero ogni settimana e chi preferisce una via più tranquilla.

Una volta che hai calcato quei campi da gioco però sei marchiato a vita. L’ex CT della Nazionale italiana Roberto Mancini è diventato il nuovo tecnico dell’Arabia Saudita solo da pochi mesi. Le sue dimissioni avevano dato vita a un vero e proprio processo mediatico.

Una scelta che da molti è stata ridotta a una questione economica. Il rapporto con il presidente federale Gravina ormai era irrecuperabile e il Mancio ha pensato di abbandonare un progetto che non sentiva più suo. In Arabia dovrà inevitabilmente ripartire da zero.

Offerta schock ma lui ha detto no

Mancini pensava all’Arabia già da qualche tempo. Non è facile entrare in un mondo così lontano dal nostro. Il calcio è sicuramente uno sport da far sviluppare prima di tutto dal punto di vista tecnico e poi mediatico. La ricerca di calciatori di primo piano sarà la sfida più complicata.

Ecco perché Roberto Mancini aveva pensato di coinvolgere un ex calciatore dal carattere forte. Uno che non le manda a dire, un personaggio che o si ama o si odia. Stiamo parlando di Paolo Di Canio che alla Stampa ha rivelato questo retroscena.

Paolo Di Canio
Paolo Di Canio – Calcioinpillole.com

Ecco perché ha detto no

Un rapporto mai sbocciato del tutto, una chiamata inaspettata. I due si frequentano raramente al di fuori del terreno di gioco. “Se ha pensato a me è perché crede nelle mie idee e nel mio lavoro”. L’ex Lazio avrebbe avuto in Arabia un ruolo ben preciso. “Sarebbe stata un’importante esperienza in un calcio che investe per crescere e affermarsi”.

Di Canio prosegue: “Mancini non mi aveva proposto un ruolo marginale ma mi voleva come secondo allenatore in campo per addestrare e migliorare i calciatori. Voglio ringraziarlo insieme al responsabile dei contratti della AFF Abdallah. Non è stato facile decidere, ho tentennato a lungo, alla fine ho scelto di seguire il cuore“.