L’attaccante dell’InterMiami, Gonzalo Higuain, si è raccontato in una lunga intervista a TycSports, dove ha parlato della sua carriera e del problema bullismo, che per tanti anni è stato un tormento della sua vita. Ecco le dichiarazioni dell’ex Juventus e Napoli, riportate dalla redazione di TMW.
Sulla sua carriera: “Se mi avessero detto a 6 anni che a 26 anni avrei giocato una finale mondiale, non ci avrei creduto. E mi è successo davvero. La gente non capisce la dimensione di giocare una finale mondiale. Pensano che sia facile ma tutto quello che c’è prima… Si può vincere o perdere ma nessuno cancellerà mai quell’esperienza. Ancora oggi non mi rendo conto di aver giocato una finale mondiale. Dobbiamo dare più valore a questo e non parlare solo del risultato”.
L’argentino ha anche espresso il suo parere su chi dovrebbe occupare la posizione di centravanti nella Nazionale: “Julián Álvarez è la mia debolezza. Ha tutte le qualità per essere un grande nove per tutta la carriera. Lautaro però si è guadagnato con merito la maglia numero 9 della Nazionale, è stato il capocannoniere del ciclo Scaloni fino a quando Messi non lo ha superato”.
Il problema degli insulti social: “Il meme, l’accusa e la presa in giro sono ormai naturali. La gente li vede e li usa, sembra che sia normale. Ci sono esempi in ogni casa: i genitori non si rendono conto che i loro figli possono essere vittime o autori di bullismo. Le critiche feroci sono diventate normali, sono all’ordine del giorno. Milioni di persone ne soffrono e non lo comunicano. Ci sono molti bambini che non ne parlano per paura e poi prendono una decisione drastica, quindi bisogna essere più consapevoli. Al bullismo non viene data l’importanza e l’attenzione che dovrebbe essere data. Il danno è irreparabile, a volte uccide. Penso al tempo che ho perso per colpa di queste cose e vorrei essere d’aiuto per chi le subisce. Mi sembra molto ingiusto aver vissuto 15 anni al top e non aver saputo reagire a momenti in cui ho dovuto chinare la testa di fronte agli insulti e mancanza di rispetto. In questo momento della mia vita non posso più tollerarlo”.
Il momento attuale: “Umanamente sono cresciuto molto grazie alla mia famiglia e ai miei amici. Sono in uno dei momenti più belli della mia vita, me la sto godendo come quando ero bambino, senza pressione”.
Messi in MLS: “Non so cosa farà a giugno. Lui è come Maradona, sarà una sua decisione e se venisse in America sarebbe una rivoluzione straordinaria. Il miglior 9? Benzema e Lewandowski”.