Helsinki-Roma, Mourinho: “Avevamo l’obbligo morale di vincere, sui giovani…”

Helsinki Roma Mourinho

(Photo by Emmi Korhonen / Lehtikuva / AFP) / Finland OUT (Photo by EMMI KORHONEN/Lehtikuva/AFP via Getty Images)

José Mourinho, tecnico della Roma, ha parlato ai microfoni di Sky nel post-partita della gara vinta contro l’Helsinki in Europa League. Di seguito le sue dichiarazioni.

Helsinki-Roma, le parole di Mourinho nel post-partita

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(Photo by Emmi Korhonen / Lehtikuva / AFP) / Finland OUT (Photo by EMMI KORHONEN/Lehtikuva/AFP via Getty Images)

“Non mi sono divertito ma sono soddisfatto. Ogni risultato avrebbe lasciato aperta la qualificazione ma c’è l’orgoglio di voler vincere la partita visto che avevamo perso l’ultima in campionato. Abbiamo fatto bene per larga parte del match, hanno giocato Volpato e Faticanti. Nessun infortunio, solo Ibanez che è rimasto malato in albergo. Dobbiamo sopravvivere con tutti questi problemi e in questa competizione sopravvivere voleva dire arrivare vivi all’ultima giornata. Ci arriviamo e giochiamo giovedì in casa e aspettiamo che l’Olimpico ci aiuti come lo scorso anno contro il Bodo Glimt. Dobbiamo vincere. L’esperienza dello scorso anno può esserci utili ma l’accumulo di partite porta anche un accumulo di fatica, con la prima sconfitta contro il Ludogorets ci siamo messi in una situazione di pressione, dopo con l’ingiusta sconfitta contro il Betis ancora di più. Siamo andati in Spagna con il coltello alla gola, oggi no perchè il Betis ha vinto ma oggi c’era un obbligo quasi morale, ne abbiamo parlato nello spogliatoio. Dovevamo vincere per la gente venuta da Roma che magari ha dovuto fare sacrifici economici per esserci. Anche per loro era importante vincere stasera, ce l’abbiamo fatta. Ora dobbiamo cercare di riposare. Zalewski e Volpato? La loro freschezza fa bene non solo al calcio italiano ma anche a me stesso. In tutta la mia carriera ho allenato squadre nelle quali era molto difficile far allenare i giovani perchè erano squadre con tanti campioni e con rose larghe. Un piacere far crescere questi ragazzi, vedere la loro gioia. Cherubini era qui in panchina felicissimo, la sua opportunità arriverà come arriverà per Cassano. Tarovic era in panchina domenica scorsa, oggi no perchè non è in lista UEFA ma sarà di nuovo in panchina a Verona. Penso che tutti a Trigoria siano contenti di loro, non devono però perdere la testa anche se con questa generazione non è semplice. Anche le famiglie sono molto importanti in questo”.