Hellas Verona, Tudor: “Non sempre match così, gioia da condividere”

Hellas Verona, Tudor: “Non sempre match così, gioia da condividere”

(Photo by Maurizio Lagana, Onefootball.com)

L’allenatore dell’Hellas Verona Igor Tudor ha parlato al termine della clamorosa vittoria per 3-4 in rimonta della sua squadra nel Derby contro il Venezia, dopo un primo tempo chiuso sotto 3-0.

Queste le parole del tecnico croato a DAZN raccolte da TMW:

Eravamo partiti anche bene nel primo tempo, in dieci minuti abbiamo anche saputo impensierire il Venezia. Il loro primo gol è stato sorprendente e gli ha dato morale. Arrivavamo sempre tardi sul pallone e il 3-0 del primo tempo era meritato.Va detto però che alcuni errori di Casale sono dovuti a un colpo allo stomaco che ha ricevuto e per cui l’ho sostituito nel secondo tempo. Nella ripresa dopo un confronto negli spogliatoi, ci siamo detti di non mollare. Il 3-4 ci dà grande soddisfazione anche per i nostri tifosi. Non sempre ci sono partite così“.

Da allenatore il rapporto che si ha coi proprio collaboratori è bello ed è giusto gioire in un momento di felicità come il gol del 3-4. Forse è la mia giornata migliore in dieci anni che alleno. Voglio estendee i complimenti allo staff e ai giocatori subentrati. C’era lo spirito giusto, tutti volevamo vincere e scrivere una pagina di storia. Ci siamo riusciti ed è motivo d’orgoglio“.

All’intervallo sono entrato nello spogliatoio e ho detto che credevo molto almeno al pareggio. Poi ho lasciato la squadra a confrontarsi da sola. Sono persone forti e sanno cosa dovevano fare. L’abbiamo messa sul fisico e sulla qualità e così siamo riusciti a ribaltarla. ma non abbassiamo la guardia, a breve avremo l’Atalanta e sarà un match molto tosto“.

Il lavoro dell’allenatore è complesso, devi essere bravo a entrare nella testa di tutti i giocatori. Le motivazioni contano quanto l’aspetto tattico. A me piace una squadra organizzata sia con che senza palla. il gruppo è a disposizione e ci mettono sempre tanta gamba più degli altri. La qualità c’è, ma conta anche l’aspetto mentale. Ora però dobbiamo essere bravi a non farci prendere dall’entusiasmo. Questo 4-3 è già passato, guardiamo oltre“.