Hellas Verona, Tudor: “Dobbiamo premere sull’acceleratore, Ilic gioca”
Igor Tudor, tecnico del Verona, ha presentato in conferenza stampa la sfida di domani contro la Sampdoria. Le sue dichiarazioni.
SUL CALENDARIO E IL TURNOVER: “Si tratta soprattutto di queste due partite, prima c’erano tre partite in sei giorni, adesso è un po’ diverso, perché la terza è più lontana. È chiaro che, considerando anche la Coppa Italia, ci sono tante partite: ci sarà spazio quasi per tutti, poi c’è sempre una base che tira per tutta la stagione e altri che hanno un po’ meno minutaggio“.
SULLA GESTIONE DELLA SQUADRA: “Ieri abbiamo fatto un buon allenamento, oggi abbiamo fatto rifinitura. La loro vita è questa: quello che si è fatto ieri, se non ti ripeti, l’opinione cambia facilmente. È crudele, bello o brutto che sia, ma è così. Nello sport bisogna sempre schiacciare al massimo l’acceleratore. La differenza tra i campioni e i giocatori normali è questa qua. Quando uno valuta il valore di un giocatore si basa su questa cosa qua. È questo che voglio trasmettere ai giocatori, di non accontentarsi: se vogliamo essere forti quella è la chiave. Come sapete anche voi, tutte queste chiacchiere, tutte queste analisi, non servono alla squadra: c’è da fare i fatti“.
SUI PUNTI FATTI NELL’ULTIMO MESE: “Forse dentro di tutti noi è normale ci sia contentezza, perché è bello: stai facendo cose interessanti, però sono dentro la partita contro la Sampdoria, penso che i giocatori debbano essere dentro la partita. Non è mai facile affrontarli, hanno giocatori importanti davanti, vogliono uscire da una situazione di classifica che non è da Sampdoria. Il focus deve essere su questo. Oggi abbiamo fatto una bella rifinitura, andremo con le nostre armi a fare un’altra battaglia“.
OCCASIONE PER KALINIC: “No perché ha un problemino al polpaccio e non è convocato. Ma c’è anche Lasagna, vediamo domani“.
SUL FUTURO DELL’HELLAS: “Voglio concentrarmi su domani. Mi trovo bene, la società è ben organizzata, in modo semplice: meno persone con potere ci sono meglio è, e qua la situazione è questa. C’è un d.s. bravo, presente, d’appoggio all’allenatore e basta. Questo è importante, il presidente ha capito tutto questo, osserva e dà il suo contributo. Per un allenatore è importante. Mi trovo bene. Le ambizioni possono ammazzarti, devi concentrarti sul presente e viverlo al meglio“.
SU ILIC: “Sì, giocherà“.
SUL MOMENTO DIFFICILE DELLA SAMP: “La Sampdoria ha un allenatore che ha fatto bene negli anni precedenti, serio e pragmatico. Ci aspettiamo una gara difficile, hanno vinto fuori casa: hanno le loro caratteristiche e ci siamo preparati al meglio. Andiamo là con coraggio e vediamo cosa esce“.
ATTEGGIAMENTO AGGRESSIVO IN CAMPO: “È importante perché sei più vicino alla porta, noi ci proviamo“.
COSA MANCA PER FARE IL SALTO DEFINITIVO: “C’è da lavorare. È normale che a voi e ai tifosi interessino queste cose, ma a me no: è importante fare una gara bella domani, tutto il resto rischia solo di toglierci qualcosa e di portarci svantaggi“.
SULLE SENSAZIONI DELL’ULTIMA SETTIMANA: “Le sensazioni sono buone, abbiamo avuto meno giorni ma abbiamo lavorato bene. Non credo nei precedenti e nelle scaramanzie: abbiamo analizzato l’avversario, guardando le ultime partite. Alla fine domani ci saranno due squadre che vorranno andare a vincere: speriamo sia una bella gara e che la gente si diverte“.
SU D’AVERSA: “L’ho incontrato in un Udinese-Parma, perdemmo in casa: facemmo una grande gara ma loro vinsero grazie ad un paio di grandi contropiedi. Mi è rimasto l’amaro in bocca, speriamo di vendicarci sportivamente, ma in senso buono“.