Alla vigilia del match tra Genoa ed Hellas Verona, ha parlato in conferenza stampa il tecnico degli scaligeri Igor Tudor. Oltre all’usuale presentazione del match, Tudor ha aspramente criticato la gestione del calendario per via dei troppi impegni ravvicinati. Ecco quanto dichiarato.
È la terza partita in una settimana. Come sta la squadra?
“Non lo so, vediamo oggi. È una pazzia, devo fare i complimenti a chi ha stilato questo programma. Dopo la partita con la Roma abbiamo giocato a Salerno, e dopo due giorni andiamo a Genova. Bisogna avere un po’ di buonsenso. Devono esserci le stesse opportunità per tutte le squadre. Detto ciò, voglio ribadire che non abbiamo scuse, non ci dobbiamo preoccupare in quel senso. C’è da fare un’altra battaglia, un’altra gara importante, contro una squadra forte come il Genoa. Vediamo come stanno i ragazzi e decidiamo chi far giocare”.
Kalinic è reduce da una gran prestazione.
“Vediamo oggi come stanno, e chi far giocare, è una situazione un po’ particolare. Con i cinque cambi, tante volte saranno decisivi quelli che entreranno dalla panchina. Non voglio gente che entra, fa venti minuti ed è stanca. Per il nostro modo di giocare, con i cambi devi guadagnare: di questo ho parlato con i ragazzi”.
Ha detto qualcosa di particolare a Kalinic? Si merita la riconferma?
“Come ho detto prima, vediamo come stanno i ragazzi. Con Nikola ci conosciamo da tempo, abbiamo giocato insieme sei mesi. Le qualità ci sono: negli ultimi anni, giocando poco, magari ha perso un po’ di forza nelle gambe, non ha lo scatto che aveva cinque o sei anni fa. Ma è un giocatore di classe, si fa trovare nella posizione giusta. Sono contento di averlo, ma tratto tutti allo stesso modo: chi merita gioca, qualche volta qualcuno deve stare fuori”.
Quanto è difficile non aver tempo di allenare?
“Non ci penso. Più ci pensi, più diventi nervoso. L’ho accettato, si sapeva già: c’è questo calendario fitto, c’è da tirare fuori il meglio e non mettere troppe cose, perché altrimenti diventa un casino. Sono contento di queste due partite, finiamo questo ciclo al meglio domani, penso che i ragazzi saranno a posto. Sono sicuro che faremo una bella gara”.
Ha rivitalizzato, in due partite, Bessa e Kalinic. A chi tocca domani?
“Non ho fatto niente, sono due ragazzi forti che hanno fatto due belle gare. Andiamo avanti, c’è da lavorare e da crescere”.
La partita di Salerno la rigiocherebbe così?
“Dopo averla rivista sono ancora convinto che non abbiano creato niente. Hanno fatto i due gol. Durante la partita la vedi sempre un po’ negativamente, poi la rivedi e non hanno fatto niente. Abbiamo avuto tante occasioni, abbiamo segnato due gol: era una partita da tre punti, ma il calcio a volte è questo. Ci è mancata un po’ di freschezza, l’avessimo avuta avremmo portato a casa punti più facilmente. Ma anche così era da tre punti. Andiamo avanti, a volte spero di non meritare e di prendere punti”.
Perché ha scelto Hongla e non Tameze?
“Per scelta tecnica”.
Pensava di giocare in modo diverso?
“Sono giocatori piuttosto simili. Non vedo grandi differenze tra loro due. Poi li vedo in allenamento e scelgo in base a quello. Hongla ha fatto una buona gara: non ha giocato tanto quest’anno, è un ragazzo con prospettiva. Non è facile arrivare in un campionato nuovo, deve trovare un po’ di adattamento, ma sono contento di averlo: è un giocatore forte”.
Che partita si aspetta?
“Sono una bella squadra, con giocatori esperti e di qualità. Hanno fatto un bel pareggio fuori casa, giocare là è sempre difficile. Io mi aspetto un bel Verona, che faccia cose semplici, cose giuste”.
Quanto conta per lei recuperare Veloso?
“È un giocatore chiave per questa squadra, negli ultimi anni è sempre stato un leader, un punto di riferimento. Sono contento abbia ricominciato a correre da un paio di giorni, penso sarà con noi a breve”.
Come valuta il lavoro della difesa?
“Sono contento, anche se si sono presi tutti questi gol, perché non sono frutto di errori individuali, non ho visto qualcosa di particolare che non mi è piaciuto. Li vedo belli carichi e attenti, qualcuno mi ha sorpreso positivamente, non credevo fosse così forte. Non è tanto aggredire alto, bisogna lavorare sulla capacità di aspettare bassi e soffrire. Ma sono contento”.
Quanto può crescere Ilic? E quanto può incidere Caprari?
“Non posso che parlare bene di loro. Sono giocatori di qualità, sta a loro crescere ancora, lavorando, e farci togliere delle soddisfazioni”.
Gli altri infortunati come stanno?
“Sutalo potrebbe essere disponibile, gli altri come l’altra volta”.