Hellas Verona, Baroni parla del 3-3 di Udine: “La squadra è cresciuta mentalmente, anche i giovani”

(Photo by Timothy Rogers/Getty Images)

L’allentore dell’Hellas Verona, Marco Baroni ha parlato della gara contro l’Udinese terminata con un rocambolesco 3-3.

Il pareggio del Bluenergy Stadium di Udine, tra i padroni di casa e l’Hellas Verona. Pareggio che può essere definito a dir poco rocambolesco. La squadra di Gabriele Cioffi è andata avanti per ben due volte, prima sul 2-0 e oi sul 3-2, tuttavia entrambe le volte è stata riacciuffata dai ragazzi di Marco Baroni che al 97′ del secondo tempo grazie al colpo di testa di Henry pareggia e fa 3-3 salvando il proprio allenatore dell’esonero. Un pareggio che porta l’Udinese a quota 12 punti, mentre l’Hellas raggiunge il Cagliari a quota 10. Della gara e  di altro ne ha parlato il tecnico dei gialloblù nel post partita.

(Photo by Timothy Rogers/Getty Images)

Verona, Baroni: “Contento per il gol di Henry”

Di seguito le dichiarazioni di Marco Baroni post Udinese-Verona.

La conferenza di Baroni inizia con una considerazione del tecnico sulla prestazione della squadra: “Quello che mi interessa oggi è che la squadra è cresciuta mentalmente, Abbiamo schierato anche alcuni giovani oggi che hanno fatto bene in una gara importante. La squadra è convinta nel lavoro, oggi siamo stati il doppio nella metà campo avversaria rispetto all’Udinese, credo che abbiamo fatto di tutto per vincere la partita, il calcio poi è anche questo. Ma quando c’è una prestazione cosi il risultato prima o poi arriva”.

Il tecnico poi parla delle assenze difensive: “La squadra si adopera per un calcio più offensivo, gli esterni ci danno più soluzioni, stiamo lavorando tanto in settimana e ho fatto i complimenti ai ragazzi per lo spirito mostrato. Abbiamo pareggiato due gare in cui siamo andati in svantaggio, con una squadra giovane. Vogliamo far punti chiaramente, ma i nostri tifosi devono vedere una squadra che ha voglia di arrivare al risultato”.

Sul gol di Henry: “Somo contento che abbia segnato perché è un ragazzo che ancora non è pronto, ha sofferto molto per un brutto infortunio. C’era emotività in campo, i ragazzi anche se erano stanchi non volevano perdere questa partita. Mi ha fatto piacere vederlo segnare sotto la nostra curva all’ultimo, quindi da li mi sono lasciato andare. Ora pensiamo alla prossima”.