Hellas-Udinese, Cioffi: “Da questa situazione si esce con calma”
Il tecnico dell’Hellas, Gabriele Cioffi, ha commentato in conferenza stampa la sconfitta subita contro l’Udinese nel posticipo dell’ottava giornata di Serie A. Ecco le sue dichiarazioni, riportate da TMW.
Hellas Verona-Udinese, le dichiarazioni di Cioffi nel post partita
Come si spiega la ripresa?
“Hanno messo grande palleggio, come contro l’Inter, e piano piano ci hanno fatto perdere metri. Di lì la scelta di mettere giocatori di profondità”.
Nella ripresa credeva di potercela fare? Perché ha schierato Piccoli?
“Nel secondo tempo ci credevo, credo di averlo dimostrato coi cambi. Piccoli l’ho scelto perché l’Udinese è una squadra che scivola poco: avevamo preparato la partita con Henry fisso su Bijol, da quella parte serviva un giocatore di gamba come Roberto”.
Su cosa dovrete lavorare maggiormente in settimana? C’è un tema di tenuta atletica?
“Fino a questa gara siamo stati la squadra con più metri al minuto. La squadra ha giocato di più, è stata meno diretta. Detto ciò, non sono contento. Da questa situazione si esce con calma, non con ansia. Dovremo recuperare giocatori, lavorare. Chi ha giocato ha fatto bene, le nazionali ci hanno penalizzato, ma non ci interessa. Ho visto una squadra desiderosa di fare risultato”.
Con Verdi avete trovato fiammate interessanti, ma questa qualità viene meno sembra facciate fatica a trovare un piano B.
“Sì. Era prevedibile il calo di Simone: è un giocatore importante, a noi mancava un connettore per fare gioco. Vedo passi in avanti, anche se ci prendiamo questa sconfitta non del tutto giusta”.
Tameze si sta avvicinando ai suoi vecchi livelli, Veloso e Verdi hanno dialogato bene. L’arretramento del baricentro è stato forse l’origine del vostro calo.
“Veloso e Verdi parlano la stessa lingua, e quando lo fai vanno d’accordo. Sono contento di Tameze, nelle ultime settimane ha ritrovato gioia: credo sia evidente a tutti, è un tuttocampista. Questo mi fa guardare avanti con fiducia”.
Doig cresce di partita in partita…
“È il motivo per cui ha giocato. Ha sgasate che pochi hanno in Serie A. Deve migliorare nella lettura degli spazi, e sotto questo profilo sta migliorando. Sarà il giocatore sul quale si fonderà il Verona del futuro”.
Le hanno fatto male i fischi dei suoi vecchi tifosi?
“Ho un ricordo meraviglioso del Friuli. Se mi facessi condizionare da queste cose… Io vivo per Verona, è normale che i tifosi degli Udinese fischino. Non mi fa né caldo né freddo”.
Dove può arrivare questa Udinese secondo lei?
“Lo step è stato nella fortuna o nella bravura di tenere giocatori che hanno fatto l’ossatura. Sono tre anni che giocano insieme, e i giocatori top hanno ritrovato la scintilla. Non mi stupisce, faccio i complimenti a chi sta conducendo la squadra adesso. Onore a loro, noi ripartiamo domani”.
Sul secondo gol dell’Udinese…
Cosa ha provato dopo il secondo gol dell’Udinese?
“Mi sono trattenuto da non correre verso l’arbitro. Il parametro di giudizio del fallo fischiato a Djuric rispetto a quelli non fischiati ad Henry è assurdo. Abbiamo giocato contro una squadra che abbiamo arginato nel primo tempo con forza e gamba di ripartire, nel secondo li abbiamo sofferti di più, anche se non mi pare abbiano avuto grandi occasioni. Mi girano le scatole per aver perso così”.