L’asta per Erling Haaland è aperta. Il banditore, però, non è il Borussia Dortmund, ma il suo agente, Mino Raiola. Che, nei giorni scorsi, ha incontrato almeno cinque top club europei. Di sicuro Barcellona e Real Madrid, le altre tre sono squadre di Premier, non è difficile immaginare quali. L’idea è quella di salutare la Germania a fine stagione, e puntare subito al vertice del calcio europeo. Poco importa che il classe 2000 abbia davanti a sé un’intera vita calcistica, il momento è questo, e va colto, almeno nella logica del suo procuratore.
Nessuno, almeno nella narrazione giornalistica, sembra interessato a ciò che pensa il suo attuale club, il Borussia Dortmund. Che, per inciso, non ha alcuna necessità impellente di vendere per salvare alcunché. D’altro canto, la classifica attuale spinge Erling Haaland lontano, perché senza la Champions League è inimmaginabile una sua permanenza al Signal Iduna Park. In questo momento, le lunghezze dalla quarta, l’Eintracht Francoforte, sono ben 7, ad altrettante partite dal termine del campionato.
O il Borussia Dortmund ricuce lo strappo in classifica, o in estate dovrà faticare per trattenere quello che, senza esagerare, è probabilmente il miglior attaccante al mondo. Di sicuro, il miglior finalizzatore della sua generazione. Real Madrid e Barcellona sono pronte a sfidarsi, non si sa bene con quali soldi vista la situazione catastrofica del calcio spagnolo e non solo. Il Manchester City, invece, si è già implicitamente sfilato dalla corsa, per bocca dello stesso Pep Guardiola, che ha sottolineato come, nel calcio post pandemia, di soldi non ce ne siano. E allora, quei 150milioni di euro che il Borussia chiederà per il suo gioiello, chi è disposto sborsarli?