Andriy Shevchenko, ha parlato del dramma che la sua famiglia sta vivendo in Ucraina negli ultimi giorni. Intervistato dalla Repubblica, l’ex campione rossonero ha espresso tutta la sua preoccupazione verso i tragici eventi del conflitto russo/ucraino. Poco prima del derby di Coppa Italia, “Sheva” era stato protagonista di un video, che lo ritraeva con una bandiera dell’Ucraina in dosso e intento a fare un discorso struggente su ciò che il suo paese sta vivendo. Ecco le sue parole.
Sull’Italia
“Ringrazio l’Italia, che ci sta molto vicina. L’Ucraina sta cercando solo la pace, sta difendendo la sua libertà. C’è bisogno di donazioni, abbiamo attivato un conto corrente presso la nostra ambasciata”.
Sulla situazione attuale
“Fino ad otto giorni fa speravo non accadesse. Kiev, Mariupol, Sumy, Kharkhiv, sono sotto assedio. La gente vive sotto i rifugi. Le parole non bastano a descrivere tutto ciò che accade“.
Sulle condizioni della famiglia
“Sento ogni venti minuti mia madre e mia sorella. Volevo andare da loro, ma lo spazio aereo è chiuso – ha dichiarato Sheva – Mia zia è rimasta sottoterra per 4 giorni. L’ha liberata mio cugino da poco, l’ha portata da sua sorella, ovvero mia madre“.
Su Putin
“Putin è un assassino. Ora il bersaglio siamo noi che siamo confinanti, ma chi sarà il prossimo?“