Gravina sull’emergenza coronavirus: “Esistono piani B e C”
In Italia l’emergenza coronavirus non accenna a diminuire. Tutto il Paese sta risentendo della seconda ondata del virus. Anche il mondo del calcio, si trova a far i conti con il problema. A tal proposito, a margine del consiglio federale andato in scena oggi, sull’argomento è intervenuto il presidente della FIGC, Gabriele Gravina. Ecco le sue dichiarazioni:
“Esiste un piano B e anche un piano C. Li teniamo per noi, ci sono confronti costanti e continui con le diverse leghe e ipotesi alternative in base alle possibilità che ci presenterebbe il calendario. Siamo in emergenza, la riflessione che bisogna fare è cercare di essere preparati a fronteggiare momenti più critici che si potrebbero prospettare all’orizzonte, anche se l’ottimismo deve esserci sempre nella nostra programmazione. Il problema a quel punto non sarebbe solo il calcio”.
E poi ancora: “Per rendere il protocollo omogeneo basta leggerlo e applicarlo. Se qualcuno lo applica in maniera difforme poi viene deferito. Questo è già avvenuto in passato, e funziona anche per la Lazio in questo momento, anche se non spetta a me entrare nel merito dell’indagine che vedremo come andrà a finire”.
In conclusione: “Il protocollo è uno dei più severi a livello internazionale. L’indice di contagio è di 0,5 per mille nel nostro mondo, rispetto al 16-17% di altri paesi. Chiaro che ci sono positivi da noi, e significa che funziona. Anche se non possiamo pretendere che si arrivi a zero contagi”.