Intervenuto alla presentazione del documentario numero 3 su Sara Gama, Gabriele Gravina, presidente della FIGC, ha voluto ricordare ancora una volta la figura di Gianluca Vialli, scomparso lo scorso 6 gennaio. Di seguito le sue parole.
“Gianluca ha rappresentato un’eccezione in un mondo villano e bruto. L’intuizione che io ho avuto mirava nell’avere nel nostro gruppo una persona speciale in linea coi valori che la nostra Federazione doveva diffondere. In un primo momento aveva declinato perché non stava bene, non aveva tempo e prospettive da dedicare a questo impegno. Dopo la visita al Papa siamo riusciti a convincerlo. Questa sua disponibilità è stata importante, glielo dobbiamo riconoscere. Ha dato un grande valore aggiunto al valore tecnico. Io ringrazio tutti. Lui è sempre stato molto riservato, la nostra Federazione gli ha dato modo di farsi apprezzare. È diventato l’eroe della speranza, bisogna affrontare sempre la vita perché c’è sempre la possibilità di vincere. Questo è stato il messaggio più bello che Gianluca ha potuto dare. Ha resto straordinario un gruppo di giocatori normale, forse non al livello di altre Nazionali. Ci ha trasformati in una corazzata e ci ha fatto raggiungere uno straordinario obiettivo sportivo. Ora siamo disorientati e un po’ orfani, ci manca quel collante che non sarà facile recuperare”.