Gravina: “Necessaria riforma per i campionati. Fiducia per i Playoff”
Il presidente della FIGC Gabriele Gravina ha parlato a margine di una conferenza stampa in occasione di un incontro della LND (Lega Nazionale Dilettante) svoltosi in Sicilia, in provincia di Palermo.
Queste le parole del presidente federale, riportate da Calcio e Finanza: “Continueremo a goderci il titolo europeo. Ma a marzo abbiamo un appuntamento fondamentale, che però sta creando troppa tensione per me ingiustificata. La squadra è speciale, ha grandi sentimenti e ha capito l’entusiasmo che la circonda. I playoff saranno tosti, ma tutti insieme possiamo superarli“.
“La FIGC ha messo in sicurezza tutto il comparto economico. Adesso però servono risposte sul campo. Noi vogliamo andare in Qatar come si aspettano tutti, ma nel calcio le cose cambiano in fretta. Sprechi due match point che non dipendono dalle nostre capacità di gestione. Il calcio è così“.
“Mi affido all’ottimisto del CT Mancini. Chiaramente sono un po’ preoccupato, so che sarà difficile ma forse l’essere in difficoltà ora ci darà la forza per fare molto meglio quando servirà“.
“Bisogna difendere quanto ottenuto con la capienza degli stadi al 75%. So che molti chiedono il 100% ma bisogna essere cauti, Mi auguro che il Governo mantenga questa cifra, per non far chiudere gli stadi e permettere ai vaccinati di andare a vedere le partite. Serve responsabilità. In certe partite noto che i protocolli non sono rispettati. E per queste violazioni poi sono i club che devono pagare. Se si va avanti senza rispetto delle regole, poi ci saranno provvedimenti più severi“.
“Più che altro serve una riforma del calcio non dei campionati. Serve anche una riforma culturale su tutto il mondo del calcio. Serve sostenibilità e stabilità. Concetti che ci portano a ragionare sul numero di squadre a campionato. Secondo me va rivisto il sistema di promozioni e retrocessioni e anche intervenire sul mondo dilettantistico“.
“Non spetta a me fare valutazioni sull’ipotesi Joao Pedro in nazionale, sarà eventualmente una scelta di Mancini. Tutto quello che può far bene alla Nazionale è ben accolto. Il progetto Mancini era ed è basato soprattutto sui giovani, a marzo avremo delle sfide importanti e che dobbiamo vincere ma non dimentichiamoci del progetto triennale che abbiamo iniziato a maggio 2018. Le scelte le lascio al CT, io ribadisco solo la forza del Club Italia“.