Sulle reazioni dello sport al conflitto
«Mostrando una compattezza mai esistita prima. Il calcio è un fenomeno di aggregazione sociale formidabile, basti considerare che abbiamo 211 Federazioni contro i 193 Paesi associati all’Onu. Ci siamo mossi compatti e coerenti, urlando a gran voce il nostro no alla guerra».
«Ci siamo mossi sin dalla scorsa settimana, decidendo di far cominciare le partite dei campionati con cinque minuti di ritardo. Una piccola testimonianza, non l’unica. Adesso stiamo lavorando su altre iniziative: non è solo una guerra contro un popolo perché tutti ne siamo coinvolti».