Sia Gomez che Mkhitaryan scenderanno in campo nella partita di domenica tra Atalanta e Roma: il Papu dovrebbe finalmente tornare tra i titolari dopo il caos degli ultimi giorni, mentre l’armeno è ormai inamovibile per Paulo Fonseca.
Entrambi i fantasisti rappresentano un punto di riferimento, soprattutto dal punto di vista tecnico, per le proprie squadre. I due si contraddistinguono per classe e intelligenza: parliamo di due trequartisti che agiscono, ma soprattuto pensano, a tutto campo. Li trovi in qualsiasi zona del terreno di gioco, sempre pronti ad assumersi il peso di giocare la palla anche in situazioni difficili.
Tatticamente hanno un’importanza elevatissima per entrambe le squadre: Gomez è ormai il primo costruttore dell’Atalanta, Mkhitaryan sta diventando partita dopo partita il rifinitore. L’argentino scende quasi sempre a centrocampo per giocare il pallone e creare spazi. La sua elevata visione di gioco gli permette di imbeccare i compagni in maniera perfetta ma occhio anche a quando parte in solitaria e salta l’uomo. Veloce, intelligente e concreto, praticamente le stesse qualità di cui è dotato anche Mkhitaryan: l’armeno però non è utile alla Roma in fase di costruzione bensì negli ultimi 25 metri, dove è diventato determinante. Con Dzeko che ama giocare per i propri compagni, l’ex Manchester United si sta rivelando un bomber di altri tempi: dopo 12 giornate fin qui ha messo a segno 7 gol e collezionato 6 assist. In totale l’ex Arsenal ha partecipato a 13 gol dei 27 segnati dalla Roma, in pratica il 50%. Numeri impressionanti per un giocatore determinante nell’ultima cosa da fare nell’area avversaria, che sia trovare il gol o il passaggio vincente.
Vederli contro domenica vorrà dire assistere al classico cliché delle “due facce della stessa medaglia”. Una medaglia costituita da qualità e tecnica, da classe pura, ma anche da una faccia scontenta e da una felice. Il volto scontento di Gomez che sta attraversando un pessimo periodo, soprattutto dal punto di vista dei rapporti umani, con Gasperini e con la società orobica. Il volto felice e sereno di Mkhitaryan che sta invece vivendo il momento migliore della sua carriera. Entrambi scenderanno in campo per incidere, per cambiare il proprio momento o per dare conferme, ciò che sappiamo è che sarà a prescindere un grande spettacolo.