Godin: “Mandato via dall’Inter per scelta di Conte”
Diego Godin ha riavvolto il nastro dei ricordi. Dalle emozioni vissute con l’Atletico Madrid all’addio all’Inter, per dire sì alla proposta del Cagliari. Le dichiarazioni del difensore uruguaiano ai microfoni di As: “Perché ho lasciato l’Atletico? Non arrivammo ad un accordo per il rinnovo. Dopo 9 anni si era compiuto il ciclo. Ma non ho brutte parole per l’Atletico. Ho solo buoni ricordi di tutto e tutti. In quel momento piansi perché è difficile andartene da casa tua, dal posto che ami e in cui sei sempre voluto stare. Tornare? Io penso solo al Cagliari e all’Uruguay e non guardo altro. Ne abbiamo parlato però. Quando ci ritireremo tutti, affronteremo la questione”.
Sull’Inter: “Pensavo che avrei giocato nel mezzo della difesa, che è dove ero abituato a stare, facendo coperture e guidando la difesa. Ho dovuto fare un grande sforzo per cambiare la mia mentalità e il mio fisico, uno sforzo tremendo a 33-34 anni. L’ho fatto e ho finito facendo buone cose. Mi arrivano messaggi di affetto dai tifosi dell’Inter e questo non può essere un caso. Guadagnarsi questo tipo di rispetto non è stato semplice. Non sono rimasto per scelta del tecnico”.
Sulla lotta salvezza: “Già al Cerro in Uruguay avevo vissuto situazioni simili. Dopo tanti anni in Europa a lottare per vincere titoli è più difficile. Sono venuto al Cagliari per dare una mano, l’idea era aiutare la squadra a lottare per l’Europa League, fare un passo avanti, ovvero ciò che voleva il presidente. Siamo entrati in questa situazione che genera un po’ di ansia, un po’ di nervosismo e per me, che sono uno dei veterani, molta responsabilità che mi assumo e con cui convivo. Fino alla fine saranno delle finali”.
Sul futuro: “Non so se mi restano 2, 3 o 4 anni. Guardo stagione dopo stagione. Ora voglio aiutare il Cagliari a salvarsi. Sono qua per una scelta familiare. E’ un grandissimo club, qua amano gli uruguaiani e penso solo alla salvezza. Un po’ più a medio termine voglio giocare la Copa America, vincerla e portare l’Uruguay al Mondiale, giocando il mio quarto”.