Gnonto, l’affare è in chiusura: nuova avventura per l’italiano
Willy Gnonto è vicinissimo alla definizione del suo futuro prossimo. L’offerta è pervenuta al Leeds ed è stata accettata. Manca solo il trasferimento
Willy Gnonto non ha di certo passato una stagione fortunata. Dopo il trasferimento dallo Zurigo al Leeds per 4 milioni di euro, c’è voluto un pò prima che l’attaccante ex Inter facesse vedere tutte le sue doti. L’annata in Premier League di Gnonto si è conclusa con un bottino di 4 gol e 4 assist, ma negativa data la retrocessione del Leeds di Radrizzani. La squadra ha lottato sino alla fine, ma gli equilibri si erano ormai persi con anche il cambio di ben quattro allenatori durante la stagione.
Per fortuna per Gnonto, però, le sue prestazioni non sono passate inosservate. Il giovanissimo attaccante si è fatto notare per l’enorme abilità nel dribbling e nella corsa. Per questo, nonostante la retrocessione del Leeds, è sicuro che non giocherà in Championship (Serie B inglese). Sportitalia ha fatto sapere che il classe 2003 è stato attenzionato da grandi club inglesi di Premier League come Arsenal e Manchester United. Ma la sua età e la sua esperienza hanno alla fine influenzato negativamente il tutto.
Ecco, però, che altri due club lo hanno seguito con un interesse più deciso, e adesso uno è vicinissimo alla chiusura.
Gnonto ancora in Premier League: la cifra del trasferimento
Sportitalia ha spiegato che l’Aston Villa e l’Everton hanno sondato il profilo di Wilfred Gnonto dal Leeds per diverse settimane. E nonostante il giocatore avesse la priorità di tornare in Italia, alla fine è proprio l’Everton che se lo aggiudicherà a titolo definitivo. La stessa fonte, infatti, riporta di un’offerta da 23 milioni di euro presentata dai Toffees al Leeds e che è stata accettata.
Dunque, nonostante la retrocessione, Willy passerà la prossima stagione ancora in Premier League, nello stesso club che ha lottato ferocemente col Leeds per la salvezza. Ma non solo l’italiano. Sono pronti a salutare Leeds anche Rodrigo, Tyler Adams e Jack Harrison. La Championship non può essere il palcoscenico adatto per certi giocatori.