Gli ultimi quattro posti per Euro2020: domani le finali

Vanno avanti gli spareggi per Euro2020 e domani ci saranno le quattro finali per assegnare gli ultimi posti e completare il tabellone. Sono ancora quattro i gironi composti da tre Nazionali e che vedranno la loro ultima componente uscire domani.

Girone B: Irlanda del Nord-Slovacchia (20:45, Belfast)

L’Irlanda del Nord non vince da sette partite, avendo inanellato quattro sconfitte e tre pareggi, l’ultimo dei quali nella semifinale contro la Bosnia – vinta ai calci di rigore -.

Tra le Nazionali arrivate alle finali degli spareggi sulla strada di Euro2020, la Slovacchia è quella che ci giunge in condizioni peggiori. Ha esonerato il CT, Pavel Hapal, dopo aver vinto una sola partita nelle ultime nove e dopo appena due clean sheets nelle ultime quattordici uscite. Nemmeno nella semifinale contro l’Irlanda il risultato è stato benevolo per gli slovacchi, che sono passati in finale solo ai calci di rigore.

Nel precedente Europeo entrambe hanno superato la fase a gironi come terze classificate, ma non gli ottavi di finale. L’Irlanda del Nord era nel gruppo C insieme a Germania, Polonia e Ucraina – che non è passata -; la Slovacchia era nel girone B con le due qualificate Galles e Inghilterra e l’eliminata Russia. Agli ottavi di finale hanno trovato a fermarle rispettivamente il Galles e la Germania.

Tra i calciatori più rappresentativi delle due formazioni spiccano certamente Bailey Peacock-Farrell, portiere del Burnley, e il capitano Steven Davis, centrocampista dei Rangers, per l’Irlanda del Nord; la Slovacchia presenta, invece, tra gli altri, due conoscenze del nostro calcio: il capitano Marek Hamšík, ex Napoli ora in Cina al Dalian, e Denis Vavro, centrocampista della Lazio.

La vincente finirà nello scoppiettante girone B insieme a Spagna, Svezia e Polonia.

Girone C: Serbia-Scozia (20:45, Belgrado)

Questa partita mette di fronte due Nazionali che non hanno partecipato agli Europei della scorsa edizione; in realtà entrambe non vantano partecipazioni di prestigio al torneo. La Serbia è riuscita a superare le qualificazioni solo una volta, nel 2000, quando ancora si chiamava Jugoslavia. Finita nel girone C insieme a Spagna, Norvegia e Slovenia, accedette agli ottavi da seconda classificata, alle spalle degli iberici; perse per mano dei Paesi Bassi, Nazione ospitante.
La Scozia, invece, ha partecipato alle edizioni del 1992 e del 1996, in entrambi i casi senza superare la fase a gironi.

La Serbia, in ogni modo, è una buona corazzata, capace di imporsi in semifinale sulla temibile Norvegia di Håland con una doppietta di Milinković-Savić. La Scozia, dal canto suo, in semifinale ha battuto Israele ai rigori e conta otto partite di fila senza perdere: sei vittorie e due pareggi, entrambi peraltro contro Israele – l’altro è arrivato in Nations League nella prima giornata -.

Oltre al sergente della Lazio, la selezione serba recluta parecchi calciatori della Serie A: ci sono anche Kolarov, terzino recentemente passato dalla Roma all’Inter; Lazović, centrocampista del Verona; Maksimović, difensore del Napoli. Tra gli interpreti della formazione scozzese, invece, figurano prevalentemente calciatori impiegati in Premier League e Scottish Premiership: solo a centrocampo ci sono Scott McTominay dello United, Callum McGregor del Celtic e John McGinn dell’Aston Villa.

La vincente è attesa nell’insidioso girone C con Inghilterra, Croazia e Repubblica Ceca.

Girone D: Georgia-Macedonia del Nord (18:00, Tbilisi)

È la prima delle finali che porrà fine a un ramo degli spareggi per Euro2020. Entrambe cercano la loro prima qualificazione agli Europei; inoltre è il terzo confronto che le vede di fronte, essendosi già scontrate nell’andata e nel ritorno di Nations League – in tutte e due le occasioni le partite sono finite 1-1 -. Nelle semifinali hanno superato rispettivamente la Bielorussia per 1-0 e il Kosovo per 2-1.

Malgrado non abbia interpreti dai nomi altisonanti, la Georgia viene da cinque gare senza sconfitte; tra i suoi calciatori, due che giocano tra le squadre più note sono Lasha Dvali, difensore centrale del Ferencváros, e Valerian Gvilia, trequartista del Legia Varsavia. Più altolocati, almeno sulla carta, sono i profili della Macedonia del Nord, che hanno maturato una striscia di imbattibilità di sei partite consecutive: ritroviamo alcuni noti volti della Serie A, come Pandev del Genoa e Nestorovski dell’Udinese, ma anche, tra gli altri, un po’ di Premier League con Alioski del Leeds e un po’ di Liga Nos con Ristovski dello Sporting Lisbona.

La vincente delle due andrà a completare l’equilibrato girone D con Paesi Bassi, Ucraina e Austria.

Girone F: Ungheria-Islanda (20:45, Budapest)

Sono due delle rivelazioni dell’ultimo Europeo. Raggruppate nel 2016 con Portogallo e Austria nel girone F, hanno passato il turno da prime in classifica con 5 punti, lasciandosi alle spalle il Portogallo – poi campione del torneo – a 3 e sancendo l’eliminazione dell’Austria. L’Ungheria non è riuscita ad andare oltre gli ottavi di finale, fermata dal Belgio; l’Islanda è avanzata fino ai quarti, superando l’Inghilterra agli ottavi ed eliminata dalla Francia.

Nelle semifinali hanno battuto rispettivamente la Bulgaria per 3-1 e la Romania per 2-1. La partita offre calciatori interessanti da entrambe le parti. L’Ungheria propone, tra gli altri, il suo capitano Ádám Szalai, punta del Magonza, e soprattutto Dominik Szoboszlai, centrocampista del Salisburgo – ma voci lo danno accostato al Lipsia – nonché candidato al Golden Boy 2020. Tra le fila islandesi, invece, figurano una conoscenza del calcio italiano, Birkir Bjarnason, il vichingo centrocampista del Brescia, e Jóhann Berg Guðmundsson, attaccante del Burnley.

La vincente delle due andrà a completare il complicatissimo girone F composto da Portogallo, Francia e Germania.