Europa League

Gli eventi del 2022: l’Eintracht Francoforte vince l’Europa League

Le Aquile tedesche sono tornate a conquistare un trofeo europeo dopo quarantadue anni dall’ultima affermazione. Il percorso in Europa League dell’Eintracht Francoforte è stato memorabile e si è concluso con una vittoria insperata ai nastri di partenza della competizione.

(Photo by Alex Grimm/Getty Images)

Gironi agevoli e primi scontri diretti

La scalata dei tedeschi alla conquista della ex Coppa UEFA parte dai gironi. Le Aquile vengono inserite nel Gruppo D insieme a Fenerbahce, Olympiakos e Anversa. Nel raggruppamento gli uomini di Glasner ben figurano e superano agevolmente il turno da primi in classifica e imbattuti, avendo ottenuto tre vittorie e tre pareggi nei sei incontri del girone.

Il primo posto nel raggruppamento consente all’Eintracht di saltare i sedicesimi e approdare, dunque, direttamente agli ottavi di finale di Europa League. Qui i tedeschi affrontano il temibile Betis Siviglia che aveva avuto la meglio dello Zenit nel turno precedente. Il doppio confronto è equilibrato e dopo il 2-1 tedesco al Deutsche Bank Park, gli spagnoli vincono 1-0 al Benito Villamarín con un gol all’89’. La regola dei gol in trasferta non è più in vigore e per decidere chi approderà agli ottavi servono i tempi supplementari. Nell’extra time i tedeschi rischiano di perderla, ma al 120′ riescono incredibilmente a portarla a casa grazie ad un autogol di Guido Rodriguez.

La scalata dell’Eintracht all’Europa League: verso la finale

Ai quarti di finale l’Eintracht incontra un’altra spagnola: il redivivo Barcellona di Xavi. Anche questa volta l’andata si gioca in Germania e si chiude sull’1-1 che rimanda il verdetto al match del Camp Nou, dove le Aquile compiono una vera e propria impresa. I tedeschi la sbloccano subito con un rigore di Kostic e raddoppiano con un super gol di Santos Borré. Nella ripresa arriva pure il tris, ancora con Kostic che spiana la strada ai suoi. Il Barça accorcia con Busquets e Depay ma si sveglia tardi, in semifinale ci vola l’Eintracht.

(Photo by Eric Alonso/Getty Images)

In semifinale è la volta degli inglesi del West Ham. Nel doppio confronto gli uomini di Schmidt riescono ad imporsi sia all’andata in Inghilterra che al ritorno in casa e staccano così il pass per la finale di Siviglia. Al Sanchez Pizjuan l’Eintracht affronta l’altra grande sopresa dell’Europa League: i Glasgow Rangers. Il match di Siviglia è molto equilibrato e dopo una prima frazione bloccata gli scozzesi la sbloccano nella ripresa con Aribo, abile a sfruttare un errore di Tuta. Il gol subito, però, sveglia i tedeschi che dopo poco più di dieci minuti ristabiliscono la parità con Santos Borré, al suo quarto gol nella competizione.

(Photo by Maja Hitij/Getty Images)

Dopo aver ripreso il risultato nelle due squadre subentra la paura di perdere e il risultato non cambia più fino ai calci di rigore. Dagli undici metri segnano 9 giocatori su 10. L’errore decisivo, che condanna i Rangers, è di Aaron Ramsey. Per i tedeschi è Santos Borré a siglare il penalty decisivo, diventando così l’uomo della storia per le Aquile. Contro ogni pronostico l’Eintracht Francoforte vince l’Europa League a 42 anni di distanza dall’unico trofeo europeo della sua storia.

 

(Photo by Maja Hitij/Getty Images)
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Croce Giuseppe Contino