Un dominio decennale, forgiato dall’immensa capacità economica e dallo straordinario impatto dei singoli, decaduto per mano di un’umile, splendida realtà. Nell’anno 2020/21 la Ligue 1 si è trasformata in una fiaba difficile da immaginare, in cui il protagonista, all’apparenza debole e senza speranza, riesce a sconfiggere il forte antagonista con il duro lavoro e la grinta. Il “Davide contro Golia” della passata stagione riguarda Lille e Psg, due realtà praticamente opposte per modus operandi e caratura progettuale, in un’annata che ha dato al mondo intero un’importante lezione di valori calcistici. I “Mastini” hanno conquistato il trono di Francia spodestando i ricchi sceicchi parigini, attraverso uno dei più importanti motori di questo sport: la voglia di lottare, alimentata dall’entusiasmo e da un invidiabile senso d’appartenenza.
La squadra di Galtier ha concluso il campionato con 83 punti, frutto di un progetto che ha fatto della solidità e dell’intensità i suoi punti cardine. Il Lille si muoveva come un’orchestra, occupando il campo con grande organizzazione ed aggredendo l’avversario con ferocia. L’esplosione di alcuni gioielli della rosa (su tutti David e Sanchez), ha permesso alla squadra di aumentare il proprio spessore nel corso della stagione, portando inevitabilmente una costanza importante nei risultati. La vittoria del Lille rappresenta i valori più nobili del calcio, dalla coesione di squadra al desiderio di lottare costantemente, senza mai abbandonare la fanciullesca voglia di sognare.