Giuntoli prima di Napoli-Ajax: “Calcio italiano sottovalutato”

Giuntoli

(Photo by Francesco Pecoraro/Getty Images)

È tutto pronto al Maradona per l’inizio della gara di Champions League tra Napoli-Ajax. Cristiano Giuntoli, direttore sportivo degli azzurri, ha parlato ai microfoni di Sky Sport nell’immediato pre partita della gara contro gli olandesi valida per la 4ª giornata del Gruppo A. Di seguito ecco le sue dichiarazioni raccolte e riportate dai colleghi di Tuttomercatoweb.

Giuntoli
(Photo by Alessandro Sabattini/Getty Images)

Giuntoli: “Oggi gara diversa rispetto all’andata”

“Siamo molto orgogliosi perché per tanti anni siamo stati sottovalutati come calcio italiano e invece il calcio lo sappiamo fare. Le risorse sono quelle che sono ma sono convinto che torneremo fuori alla grande. È una serata importante che ci permetterebbe di entrare prima a dove dobbiamo andare e paradossalmente potremo poi gestire le forze. Ma sappiamo che sarà una partita difficile, loro non erano al 100%. Stasera sarà diverso”.

Napoli non più Osimhen-dipendente davanti, grazie agli accorgimenti di mercato:
“Noi cerchiamo tutti gli anni di migliorare. A volte ce l’abbiamo fatta altre meno ma alla fine conta il campo. Abbiamo dato al mister delle alternative con caratteristiche diverse dove tutti possono giocare con tutti. Questa è la filosofia della costruzione”.

Sull’interesse degli altri club nei suoi confronti
“Sto benissimo al Napoli, ho ancora due anni di contratto e sono legato alla famiglia De Laurentiis. Grazie ad Aurelio abbiamo potuto creare in questo momento qualcosa di carino. Per cui non ci sto pensando in questo momento”.

Quale complimento le è piaciuto di più sul Napoli?
“Che abbiamo fame e ambizione”.

Il Napoli a differenza di altri club non brucia i suoi giocatori ma ha il merito di aspettarli. Lobotka è uno degli esempi lampanti
“Noi cerchiamo di fare poche operazioni e mirate. Si dimentica che in Italia c’è un forte tatticismo e chi arriva dall’estero ha bisogno di tempo. Se noi crediamo in quel che facciamo non ci viene difficile aspettare”.