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Genoa-Roma: mors tua, vita mea

È la settima giornata di Serie A e alle 15:00 il Genoa di Maran sfida la Roma di Fonseca. In palio, oltre ai tre punti, c’è la possibilità di attendere la fine della pausa Nazionali con un passo in più verso il proprio obiettivo stagionale.

I rossoblù hanno 5 punti in classifica, sono al quartultimo posto e hanno maturato tre risultati utili su sei partite di campionato: una vittoria, sul Crotone, e due pareggi, con Verona e Sampdoria. Una terza vittoria è arrivata in Coppa Italia lo scorso 28 ottobre, con il Genoa che ha superato per 2-1 il Catanzaro.

I giallorossi, invece, si trovano a 11 punti e non hanno mai perso, almeno sul campo: due pareggi e cinque vittorie in campionato, a cui è da aggiungere la sconfitta a tavolino contro il Verona a fronte dello 0-0 maturato in campo. A questo proposito, domani ci sarà la discussione del ricorso. La Roma, inoltre, è impegnata anche in Europa League, dove ha realizzato un pareggio e due vittorie, l’ultima delle quali lo scorso giovedì contro il Cluj.

Le due squadre presentano momenti assai diversi tra loro: da una parte c’è il mesto basso profilo del Genoa, dall’altra c’è il compiaciuto entusiasmo della Roma.

Genoa

La formazione rossoblù è reduce dalla sconfitta col Torino di mercoledì scorso nel recupero della terza giornata, quando la partita fu rinviata per il focolaio Covid19 scoppiato tra i liguri. Il coronavirus, però, ieri ha colpito anche Cristián Zapata. Altri assenti vengono anche dagli infortunati: Cassata, che in campionato non ha ancora mai calcato il campo ma è stato impiegato nella partita di Coppa Italia, ha riportato un problema muscolare; Zappacosta, ex Roma, che svolge sedute differenziate; Shomurodov, fuori anche lui per un fastidio muscolare. È tornato, però, a disposizione Bani, che si era infortunato nella gara contro il Verona. La pausa Nations League sembra non poter capitare in un momento migliore.

Nonostante le molte assenze, la squadra guidata da Maran può vantare profili di buon livello, tra tutti gli ex della gara: Mattia Destro e Luca Pellegrini. Ripresi dal Covid19, stanno iniziando a rimettere minuti nelle gambe e forse il loro passato in giallorosso li riaccenderà – come spesso capita alla Roma, i gol degli ex sono una sentenza non scritta -.

Malgrado di fronte abbia la Roma, il Genoa ha necessità di fare punti per allontanarsi dai recessi della classifica. Gli uomini di Maran dovranno fare appello a tutta la loro determinazione al cospetto di una squadra che ha, pare, l’inerzia della partita dalla sua.

Nelle altre partite l’Udinese ha preso un solo punto col Sassuolo venerdì sera – e resta, così, dietro di una lunghezza -; il Benevento ha perso ieri contro lo Spezia e non ha allungato in classifica; il Parma non è andato oltre il pareggio con la Fiorentina ed è rimasto nelle vicinanze. Sfruttando questi incroci e guardando allo scontro tra Torino e Crotone, entrambi dietro ai rossoblù, l’imperativo di non uscire dal Luigi Ferraris a mani vuote è d’obbligo.

Roma

La Roma scenderà in campo con la maglia bianca recante un’etichetta sul petto dedicata a Gigi Proietti, similmente a quanto fatto a luglio per Ennio Morricone.

I giallorossi sono in un momento di grande entusiasmo, in parte spentosi ieri dopo la notizia della positività di Džeko. Fonseca dovrà, perciò, rinunciare alla sua punta di peso e al suo capitano in favore di Borja Mayoral, autore di una doppietta giovedì in Europa e bisognoso di continuità.

Senza particolari problemi di infortuni, escludendo quello pesantissimo di Zaniolo, la Roma cerca di dare seguito ai risultati positivi e di avanzare verso le zone più nobili della classifica che mancano da qualche stagione a questa parte.

Nonostante l’assenza del centravanti bosniaco, la squadra capitolina ha certamente le potenzialità tecniche per imporsi sui rossoblù, ma l’imprevisto sulla tenuta mentale è sempre in agguato. In una giornata in cui quattro delle sue concorrenti per i primi posti sono impegnate in scontri diretti, ossia Lazio-Juve e Atalanta-Inter, i tre punti diventano imprescindibili per sfruttare i passi falsi delle avversarie.

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Published by
Martina Covetti