Questo pomeriggio, alle 15, sono diverse le partite interessanti. Tra queste, sicuramente, Genoa-Roma. Quella contro il Grifone, d’altronde, è una sfida storicamente ostica per i giallorossi che faticano spesso a uscire da Marassi (ma anche dall’Olimpico) con i tre punti. Lo sa bene l’allenatore della Roma, Paulo Fonseca, che esordì in Serie A proprio contro il Genoa.
L’ESORDIO DI FONSECA
25 agosto 2019. Dopo l’annata travagliata con Di Francesco e Ranieri, la Roma riparte con nuovi giocatori e, appunto, con l’ex Shakhtar Donetsk in panchina. Nella Capitale, e fuori, c’è molta curiosità sul nuovo corso giallorosso. Di fronte, tuttavia, c’è il Genoa dell’ex Andreazzoli che ha dato vita a una campagna acquisti importante (Zapata, Schone, Barreca, Pinamonti).
Pronti, via e la Roma trova il vantaggio. Segna Cengiz Under dopo appena 6 minuti. Lo stesso turco va vicinissimo anche al raddoppio. Gli uomini di Fonseca sembrano in controllo, ma Pinamonti pochi minuti più tardi pareggia i conti.
A inizio secondo tempo, Dzeko, a un passo dall’Inter durante l’estate, si inventa un gol incredibile. Taglia in area e, dal lato sinistro, salta Zapata con un tunnel, tiene contro Ghiglione, Agudelo e Criscito e infila Radu con il destro.
Un gol che mette i giallorossi in totale controllo fino a quando Juan Jesus decide di entrare in scivolata su un Pinamonti in posizione defilata, regalando (è il caso di dirlo) un rigore al Genoa che Criscito realizza. I giallorossi, poi, troveranno di nuovo il vantaggio con una punizione di Kolarov. I rossoblù, tuttavia, fisseranno il match sul 3 a 3 con un gol in tuffo di Kouamè,. Una rete che, unita al clamoroso liscio di Zappacosta, toglie a Fonseca la gioia della vittoria all’esordio.
IL PRECEDENTE
Il precedente che inquadra meglio la difficoltà della Roma contro il Genoa è quello del 20 febbraio 2011. I giallorossi di Ranieri arrivavano alla sfida dopo tre sconfitte e un pareggio e non viaggiavano alle stesse velocità della stagione precedente quando sfiorarono lo Scudetto.
Il momento, dunque, era delicato. Ci si aspettava la reazione giallorossa e, così, fu. Dopo 16 minuti, la Roma era già in vantaggio per 2 a 0. A segno i due centrali di difesa, Mexes e Burdisso.
A inizio secondo tempo, poi, il gol del capitano, Totti, che sembra chiudere il match. Sembra, sì. Dopo nemmeno un minuto, infatti, il Genoa segna l’1-3 con Palacio e tenta una rimonta che appare impossibile.
La Roma, però, è fragile e dopo il 2-3 di Paloschi si sgretola. Arriva, infatti, l’insperato pareggio di Palacio al 74esimo e, infine, il clamoroso 4-3 ancora di Paloschi che fa esplodere Marassi e che indusse Ranieri alle dimissioni.
Chissà se anche oggi Genoa-Roma farà vivere emozioni simili.