Serie A

Genoa, Preziosi: “Il protocollo va cambiato”

Il suo Genoa è reduce dalla sconfitta in campionato contro la Roma. La pausa delle nazionali arriva nel momento giusto, per permettere ai rossoblù di allenarsi e ritrovare la condizione, dopo essere stata la squadra più colpita in Serie A dal coronavirus. Nel pomeriggio ha parlato il presidente del Genoa, Enrico Preziosi. Ecco le sue dichiarazioni:

Sul protocollo visto il momento attuale qualcosa bisogna modificare. Tutti dicono che si poteva fare qualcosa di diverso, ma ci stiamo ritrovando in una situazione assurda che non ci aspettavamo. Speriamo si ritorni alla normalità il prima possibile. Devo dire che è un campionato anomalo. Tutto abbastanza precario. La situazione non è di normalità, bisogna adattarsi alle regole ma è evidente la situazione”.

E poi ancora: “I giocatori una volta fatto il contratto si preoccupano meno delle problematiche delle società. I problemi per noi sono molti, solo contando botteghino e abbonamenti. Un danno enorme. Difficile discutere oggi di tagli, ci dovrebbe essere un intervento dell’organo europeo. Ma per ora non c’è stato. Sul caso Juve-Napoli, non entro in questa disputa, il calcio ha delle regole e criteri e noi dobbiamo rispettarli. Non è stato un bello spot per il calcio, ma non voglio dare colpe a De Laurentiis. È una situazione difficile e anche rinviare le partite, con tutti gli impegni che ci sono, diventa complicato. Penso al Genoa, a quello che ha sofferto e sta soffrendo. Chi ha avuto il Covid non si è allenato per 20 giorni e stiamo ancora pagando questa situazione. Non sta però alle squadre cambiare le regole: ci adeguiamo e andiamo avanti”.

In conclusione: “Su Rovella posso dire che è un giocatore che abbiamo preso a 13 anni, conoscevamo il suo valore sportivo. Ha dimostrato di saper esprimersi in Serie A ed è normale aver suscitato interesse di alcune squadre. Qui è la situazione ideale per la sua crescita, poi parleremo eventualmente di altro. A Balotelli ci avevo pensato, ma ora è fuori dai nostri radar”.

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Published by
Raffaello Lapadula