Genoa, Kallon eroe di Coppa: dal viaggio della speranza al sogno

Genoa Kallon

Photo Tano Pecoraro/LaPresse Imago via OneFootball

Di strada ne ha percorsa parecchia, Yayah Kallon. E non si tratta solamente di una figura retorica per descrivere l’ascesa dell’attaccante, l’anno scorso in forza alla Primavera e oggi decisivo per la Prima squadra del Genoa in Coppa Italia, dopo l’esordio nel gruppo di Ballardini nell’ultima partita della passata stagione. Più di 3.500 chilometri, percorsi a piedi in 8 mesi. Questi i numeri del viaggio di Kallon, dalla Sierra Leone alla Libia: “In Sierra Leone c’è un gruppo terroristico che rapisce i bambini per trasformarli in soldati – ha raccontato il calciatore al canale ufficiale del Genoa – e i miei genitori avevano paura che potesse succedere anche a me così hanno deciso di farmi partire. E’ stata dura, non volevo ma era la cosa migliore da fare“. Il viaggio verso l’Italia è proseguito poi su un barcone: “Per pagarmi la traversata via mare ho lavorato, dalla pulizia nelle case al muratore e quando sono riuscito a raccogliere i mille dinari che servivano mi hanno rapinato così ho dovuto ricominciare da capo“. La sua è – purtroppo – una storia comune a quella di migliaia di giovani africani, costretti, per un motivo o per un altro, a lasciare il proprio continente per cercare fortuna in Europa e impossibilitati a viaggiare in sicurezza. Di straordinario ci sono gli sviluppi seguenti: il provino con la Virtus Entella che non va bene, la selezione nelle giovanili del Grifone, fino ad arrivare a ieri, con il gol decisivo in GenoaPerugia.

Genoa, Il profilo di Kallon

Yayah Kallon, classe 2001, è una seconda punta svelta di gambe e con grandi doti tecniche. Ha messo in mostra tutte le sue abilità nel campionato Primavera dove, nella passata stagione, ha registrato una doppia doppia cifra: 10 gol e 10 assist. Anche nella Coppa Italia di categoria non ha fatto mancare il suo apporto, con 1 gol e 1 assist in due presenze del Genoa nella competizione. Il gol di ieri è la dimostrazione plastica del fatto che le qualità ci sono, la determinazione e la voglia di emergere anche. Il percorso, per affermarsi in Serie A, è ancora lungo ma la sua storia insegna che mollare non è un’opzione.