Gazzella o Fenicottero?
Da Lagos a Napoli, passando per Lille attraverso una trattativa che, definirla complicata è quasi un eufemismo, per vestire la maglia azzurra numero 9 che dal dopo Higuain non è riuscita più a suscitare emozioni nel cuore dei tifosi napoletani: Victor Osimhen è costato tanto, in termini di fatica ma soprattutto in termini monetari, con la società di De Laurentiis che ha sborsato volentieri (?) una cifra monstre per poter portare all’ombra del Vesuvio un attaccante che dovrebbe finalmente dare la svolta al mal di gol che attanaglia il Napoli da troppo tempo.
Nelle prime amichevoli che gli azzurri hanno giocato con squadre di categoria inferiore in test poco probanti, il nigeriano ha mostrato comunque quelle qualità che ne hanno fatto la fortuna nelle sue esperienze precedenti allo Charleroi prima (20 gol, 4 assist) e al Lille poi (18 gol, 6 assist): rapidità, precisione negli inserimenti e facilità di andare a rete, caratteristiche che dovrebbero agevolarne il rendimento all’interno dell’idea di gioco di Gattuso, che predilige la ripartenza dalle retrovie per cercare di avere tanto spazio da sfruttare tra la linea dei difensori e la porta avversarie.
Nel frattempo, il ragazzo pare essersi più che ambientato nella nuova realtà, mostrandosi spesso sorridente tra i compagni di squadra che a loro volta pare l’abbiano accolto alla grande, consapevoli probabilmente che Osimhen potrebbe risolvere il problema del gol azzurro che, solo nell’ultima stagione, è stato un vero e proprio tallone d’Achille con soli 61 gol segnati in 648 occasioni create con una percentuale realizzativa del 9,4%, superiore soltanto a quella di Udinese e Spal, che chiudono la speciale classifica.
Gazzella o Fenicottero, dunque? Staremo a vedere, intanto i tifosi napoletani sognano perché quello, si sa, non costa mai nulla.