Gavi è il Golden Boy 2022. L’annuale premio assegnato da Tuttosport è stato assegnato al centrocampista del Barcellona come miglior giovane in Europa. E proprio sul quotidiano torinese lo spagnolo racconta molto di sé in una lunga intervista.
Il miglior Under 21 d’Europa è Pablo Paez Gaviria, noto come semplicemente Gavi. Classe 2004, il calciatore del Barcellona si racconta a Tuttosport: “È un orgoglio ricevere questo prestigioso riconoscimento che altri grandi giocatori hanno vinto nella lunga storia del Golden Boy. E sono molto grato a tutti quelli che mi hanno aiutato a conquistarlo, i miei compagni, i miei allenatori e specialmente la mia famiglia”.
Sul premio: “È una motivazione in più per continuare a fare quello che sto facendo con il Barça e la Nazionale spagnola, però io continuo a essere lo stesso di prima, ho davanti a me ancora tanta strada da percorrere”.
L’anno scorso lo vinse il suo compagno Pedri: “Abbiamo una grande generazione di giovani calciatori al Barça e il Golden Boy di Pedri ne è dimostrazione, frutto. È un giocatore spettacolare e ancor più come persona. È un grande amico che mi aiuta sempre in tutto ciò che può”.
Un altro giocatore del Barcellona capace di vincere il premio è stato un certo Lionel Messi: “Messi è il miglior calciatore della storia e ancor oggi continua a dimostrarlo partita dopo partita. Quando l’argentino conquistò il Golden Boy io avevo poco più di un anno. Purtroppo per poche settimane non ho avuto la “suerte” di giocare con lui. Resterà un mio rammarico. In ogni caso Leo è e resta un gran punto di riferimento per me”.
A farlo debuttare è stato Ronald Koeman, nonostante l’esperienza fallimentare dell’olandese sulla panchina blaugrana: “Sarò sempre grato a lui per quello che mi ha insegnato”.
Sui suoi idoli: “Iniziano tutti e due con la lettera “i” e sono entrambi centrocampisti: Iniesta e Isco”.
Infine, il suo sogno più grande: “Diventare campione del mondo. Ritengo che il nostro gruppo sia molto buono, con tanta qualità e abbiamo molta fiducia in noi stessi. Magari poter far parte nella lista definitiva dei convocati del ct Luis Enrique perché c’è molta competizione. Già disputare il primo “Mundial” sarebbe un sogno per me”.